Capitolo 62

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Capitolo 62

"E così, state organizzando una festa di compleanno in grande stile".

Elèna mi dà un'occhiata di sfuggita, prima di tornare a guardare verso la proprietaria del negozio.
È stata Greta a consigliarmi questo posto, dice che hanno corredi pazzeschi per le feste.

"Esatto, sui toni del bianco e del nero... giusto?"

Annuisco. La ragazza davanti a noi fa una piccola smorfia, penso abbia circa la nostra età e gestisce questo negozio con sua madre.

Sembra infastidita dalla grandezza della festa che stiamo organizzando.
In realtà so benissimo di quanto sto spendendo, troppo, ma è il compleanno di Paulo.

Organizzare una festa per i calciatori della Juventus non è proprio economico.

"Di quante persone stiamo parlando?"

Elèna mi guarda. Faccio un rapido conto mentale considerando oltre ai ragazzi le loro famiglie. Mogli comprese.

"Circa 60".

La ragazza, Camilla credo, si passa una mano fra i capelli biondi e annuisce, ancora una volta leggermente infastidita.

Non sa chi sono, non sa che la festa è per Paulo. È un bene immagino, fino a quando Elèna non si stanca e incrocia le braccia sotto al seno.

"Paulo sarà felicissimo, La".

Camilla corruga la fronte, "La festa di compleanno è per?"

Sbatto le palpebre, "Il mio ragazzo ".

"Il suo ragazzo è Paulo Dybala, parleremo del suo negozio se ci troveremo bene".

Fulmino con un'occhiata Elèna che però sembra aver fatto centro perché la ragazza impallidisce e sul tavolo spuntano 4 tipi diversi di tessuto.

"Dunque, possiamo puntare sulla seta bordeaux per i tovaglioli" inizia a parlare così velocemente che non le sto dietro.

Dopo averci presentato tutti i tessuti mi guarda, per la prima volta con imbarazzo. "Ti ho vista sui giornali, non ti ho riconosciuta. Adoro Paulo".

Elèna mormora qualcosa come, "non mi dire", ma la ignoro.
"Si sono io" confermo.

Queste compere stanno diventando imbarazzanti.
Dopo un'ora finalmente usciamo, abbiamo deciso tutte le tovaglie, gli addobbi e questa mattina ci siamo occupate anche della torta.

La millefoglie piace a tutti.
E a Paulo?

Sono quasi le sei quando torno a casa, devo mandare a tutti l'invito e ovviamente assicurarmi che Paulo non sospetti nulla.

Per ora la situazione mi sembra sotto controllo ma non voglio rischiare.

Paulo mi ha scritto.
Da Paulo:
Appena arrivato a casa, faccio una doccia e sono da te. Usciamo a cena?

Sorrido mentre apro la porta di casa.

A Paulo:
Ti propongo una cenetta a casa mia, ho voglia di pizza.

Da Paulo:
Ci sto, sei sola?

A Paulo:
C'è mio fratello.

Da Paulo:
Allora propongo di stare da me, Christian mi odia.

A Paulo:
Ma cosa dici?? Non è vero, comunque accetto. Per le 20 sono lì.

Ho il tempo di farmi una doccia , truccarmi e infilare un vestito è un paio di stivali alti.
Mi guardo allo specchio per assicurarmi di essere carina.
Quando si tratta di Paulo so di avere certi standard, non che lui me l'abbia mai chiesto.

Il fatto è che con lui mi sento sempre in soggezione, come se non mi sentissi mai abbastanza per stare insieme a uno così.

Quando raggiungo il suo attico mi rendo conto che stare con lui qui dentro è davvero la cosa più bella del mondo.

Mi apre la porta e mi accolgono due perle azzurre e un sorriso bianchissimo.

Mi prende fra le braccia, mi stringe forte ed io mi perdo nel suo profumo, impregnato nel pullover blu.

Quanto sta bene con il blu?!

Mi sento una ragazzina ogni volta che lo vedo e quando mi posa a terra e mi bacia, la situazione non migliora.

"Come stai? Mi sei mancata" sospira accarezzandomi i capelli.

Sorrido chiudendo per un secondo gli occhi, "Sto molto bene, il tuo ginocchio?"

Abbassiamo entrambi lo sguardo, vedo il tutore sotto i pantaloni della tuta.

Paulo sospira, ma poi sorride. "Procede bene, spero di tornare presto".

"Sembri preoccupato" osservo.

Paulo alza le spalle, "È solo che vorrei giocare sempre e per me, essere costretto a stare fermo è un incubo".

Faccio una smorfia, "Devi riposare per tornare più forte, se non ascolti i medici la riabilitazione sarà sempre più lunga".

Paulo annuisce, un po' afflitto, mi prende per mano.
"Hai fame?"

"Affamatissima!" Annuisco sgranando gli occhi.

Paulo ride, "Bene. Prendi il listino lì, ci facciamo portare la pizza".

In questi momenti ti sposerei, Paulo.

Buonasera ragazze 💞 come state? Io abbastanza bene, ho fatto il possibile per aggiornare e spero che il capitolo vi sia piaciuto 💞
Fatemi sapere se volete il continuo ❣️

La parte migliore di me(Paulo Dybala)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora