Capitolo 17

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Capitolo 17
"Me lo chiedi anche?"

Chiudo gli occhi, amo il rumore della pioggia contro i vetri.

E' rilassante, mi trasmette una sensazione di estrema pace.

"Lara, puoi aiutarmi con questo?"

Greta mi raggiunge in camera, mi passa un catalogo con varie foto della stessa sala da pranzo allestita secondo diversi stili.

"Non so che tonalità scegliere per la sala del ricevimento" mi dice sedendosi ai piedi del letto.

Alzo gli occhi al cielo, "Quand'è?"

"Non c'è ancora la data" risponde come se fosse ovvio. "Primavera, sicuramente".

"E tu stai già pensando alle tovaglie?" le chiedo completamente sconvolta.

"Aiutami, sono venuta qui per avere la tua opinione, non per sentirti brontolare!" mi sgrida puntando l'indice sul catalogo.

Emetto un gemito di sofferenza e mi metto a guardare le foto.

"Mi piace il blu" alzo le spalle indifferente. "E non troppo moderno. Sei contenta?"

Greta si alza di scatto dal letto, per poco mi sembra di vedere il fumo uscirle dalle orecchie.

"Sei utile tanto quanto papà" sbotta prima di andarsene.

Guardo la porta sbattere e mi lascio cadere con la testa contro il cuscino.

Sei una pessima sorella, lo sai?

Non riesco davvero a pensare al matrimonio di Greta. Due giorni fa ho fatto colazione con Paulo e da quel momento non faccio altro che pensarci.

Ieri mattina tra l'altro Elèna mi ha mandato lo screen di una storia di Antonella. Era in spagnolo per cui l'ho tradotta per essere certa del significato.

Quando non c'è più amore bisogna avere il coraggio di farla finita. Ma ti ringrazierò per sempre.

Ora, io non sono una persona molto perspicace ma se non è riferita a lei e Paulo non ho idea a chi altro possa essere dedicata.

Elèna ha già tratto le sue conclusioni (come sempre), dicendo che si sono lasciati.

Io non voglio crederci. Quei due si sono lasciati già cinque volte eppure l'altro giorno stavano ancora insieme, per cui non ci credo affatto.

Guardo le gocce scivolare lungo il vetro mentre mi porto le ginocchia al petto. Penso a cosa stia facendo Paulo in questo momento.

Sono le tre di pomeriggio, è probabile si stia allenando.

Mi si contorce un po' lo stomaco al pensiero che stia correndo sotto la pioggia. Io non ce la farei, odio bagnarmi di acqua piovana.

Ho sempre sognato ad occhi aperti Paulo, inutile dire che dopo quello che è successo lo penso tutto il giorno.

Non ho più aperto libro. Il prossimo esame non ho alcuna speranza di passarlo, nemmeno con un misero diciotto.

Sul cellulare mi arriva un messaggio dalla mia amica.

Hai visto la storia di Antonella allora?

Certo che l'ho vista, ma non so cosa farmene. Non iniziare con le tue idee strane.

Ma quali idee strane? Si sono lasciati, te lo dico io.

Ah si, e per quanto? Se è come le altre volte tra un mese, forse meno, li rivedremo per mano in piazza San Carlo.

La parte migliore di me(Paulo Dybala)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora