Capitolo 18- Odiami

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Lo sguardo fisso nel vuoto, Giulia siede al tavolo della cucina, il caffè ormai freddo nella tazzina e la testa che vaga nei meandri dei ricordi che scavano dentro il suo petto una galleria senza uscita.

"Giù, ci sei? Ti sto parlando da cinque minuti ma non dai segni di vita."

Guarda Serena come se si svegliasse da un sogno improvviso e le sorride.

"Scusa amò, pensavo. Che mi stavi dicendo?"

"Ti stavo chiedendo di Giovanni, è andato a Milano con quella?"

"Si, ma hanno solo fatto il viaggio insieme, perché lei doveva andare in ospedale a trovare suo padre e lui doveva salire per lavoro."

Serena sospira, alle volte Giulia la fa proprio incazzare per quanto sia accomodante quando c'è di mezzo Giovanni.

"E a te va bene così?"

"Cosa dovrei fare? Siamo amici, mica posso impedirgli di fare quello che vuole."

"Potresti dirgli quello che provi, che ti fa parecchio incazzare, che vorresti che quella sparisse per sempre, non è così forse?"

Il cuore le sussulta, perché forse Serena ha ragione e lei è sempre quella che ha paura di fare qualche passo che possa rompere quell'assurdo equilibrio che li tiene uniti.

"Non lo capisci che il tuo problema sei tu? Non riuscirai mai a rompere le tue catene se non sei sincera prima di tutto con te stessa."

Giulia si morde il labbro nervosamente, in fondo lo sa anche lei che sia così, ma non riesce a muoversi verso la direzione giusta, si sente bloccata.

"Piuttosto, tu e Daniele? Non mi hai raccontato nulla dell'altra sera, come è andata?"

"Stasera usciamo insieme."
Abbassa il viso per nascondere un leggero imbarazzo ed un brivido che l'ha attraversata.

"Quindi è andata bene? Lo sapevo che eravate perfetti insieme."

"Frena, è solo un appuntamento, però è stato molto dolce, non ha neanche provato a baciarmi. Non dire niente a Giovanni, non voglio mettere Daniele in imbarazzo, sarà lui se vorrà a parlargliene."

Giulia abbraccia l'amica, felice che finalmente possa interessarsi a qualcuno dopo mesi.

"Non penso che ci sentiremo in questi giorni."

Ed invece il destino tende a mettere sempre lo zampino, quando è il momento di decidere quale sentiero percorrere, quale sia il momento per capire se è ora di perseverare nei propri sbagli od essere costretti a fare una scelta.
La telefonata che riceve Giulia quella mattina, dalla segretaria di Alex, che la convoca per il giorno successivo a Milano per definire i dettagli del tour con i Between e la firma del contratto, la coglie impreparata. Ha giusto il tempo di prenotare il biglietto e preparare la valigia che è già sul treno in direzione Milano, l'arrivo è per le sette e sa che non ci sarà nessuno ad attenderla. Non ha avvertito Sangio, un po' perché non vuole disturbarlo e un po' perché ha paura di trovarlo con Simona e non ha nessuna voglia di rivivere situazioni appena trascorse.
Il freddo pungente che la accoglie, scendendo dal treno, le fa desiderare di avere qualcuno che la abbracci ed invece stavolta non ci saranno neanche i suoi ad attenderla, perché sono partiti per andare a trovare dei parenti fuori città. Non ha avuto neanche il tempo di avvertirli per farsi lasciare le chiavi e dovrà alloggiare in albergo.
L'idea di cenare da sola non la entusiasma per niente, alla fine decide di ordinare un tè e dei biscotti dalla cucina dell'albergo, che mangia mentre scorre i messaggi vocali che le manda Serena, insieme alle prove di abito per quella sera, alla fine fra qualche risata e outfit improbabili scartati, l'amica sceglie l'abbigliamento per la sera, un semplice vestito nero, corto al punto giusto che le lascia scoperte abbondantemente le gambe ben definite.
Non potrebbe essere più contenta per Serena, finalmente la vede sorridere nuovamente al genere maschile, che aveva evitato per troppo tempo.
Si addormenta presto, il mattino successivo ha la sveglia alle sette, per non rischiare di fare tardi all'appuntamento.


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