Volto lo sguardo nel piazzale della chiesa cercando di focalizzare, in mezzo a tutta quella allegra confusione, il volto dei miei genitori. Mamma si agita nervosamente camminando avanti ed indietro, non c'è nulla da fare i matrimoni dei suoi figli le mettono sempre ansia, come se dovesse succedere qualcosa di spiacevole. Mi ricordo al mio, era più agitata di me e se non fosse stato per papà, che ha mantenuto per tutto il tempo un'invidiabile freddezza e buonumore, avrebbe dato di matto. Posso capirla, si sposava la sua unica figlia femmina e per giunta andava ad abitare a migliaia di chilometri di distanza. Ora che si sposa mio fratello non è certo più tranquilla, dovrò fare qualcosa per riportare un po' di calma e ordine. Mi sfioro la pancia, questa gravidanza mi regala tanta stanchezza, sono atterrata da Londra ieri e domani dovrò ripartire, senza riuscire a riposare neanche un po', ma va bene così, non mi sarei persa questo matrimonio per nulla al mondo.
"Mamma, va tutto bene. La sposa è già arrivata e si sta cambiando nel gazebo a lei dedicato, il giardino è già arredato con i tavoli per la festa, il catering è pronto con tutto e anche il gruppo che dovrà suonare è per strada e sarà qui fra poco, devi rilassarti, ho tutto sotto controllo."
La vedo scuotere la testa, il viso tirato e per niente tranquillo.
"Non va tutto bene, i testimoni sono spariti e con loro lo sposo, sarà il primo matrimonio della storia in cui alla sposa toccherà aspettare all'altare."
Sorrido, chissà dove si sarà cacciato quel testone di mio fratello, sempre pronto a far impazzire tutti. Provo a chiamarlo ma ha il cellulare spento, gli mando comunque un messaggio, sperando mi risponda.
"Vado a vedere come sta la sposa, tu cerca papà e andate a controllare il catering, al resto penso io."
Devo mantenere il sangue freddo e non perdere la testa, almeno io.
Mi avvicino al gazebo ed intanto mi guardo intorno. L'idea di fare la festa post cerimonia nel giardino adiacente la canonica è stato proprio un bel colpo di fortuna, la giornata è bellissima e non troppo calda in questo fine settembre e sono sicura che con le illuminazioni che abbiamo scelto potremo prolungare la serata fino a tardi. Sono contenta di aver potuto dare una mano, anche se da lontano, il risultato non è affatto male. Mentre sto per bussare alla porta per annunciare il mio arrivo, mi sento tirare il vestito da due mani piccole ed abbasso lo sguardo, scorgendo quella bimbetta che mi guarda seria."Tu che ci fai qui?"
"Voglio vedere la sposa." questo frugoletto di tre anni, riccioli biondi e nasino impertinente, mi osserva con certi occhi attenti, tanto simili a quelli di suo padre.
"Lo sai che nessuno può vedere la sposa prima del matrimonio, porta male."
"Tu si però." mi punta contro un dito decisa e io non posso fare a meno di sorridere, arrendendomi all'istante.
"Ok, vieni con me, però non dirlo a nessuno." la prendo in braccio mentre lei si porta un dito vicino alle labbra, per suggellare quel patto con me. Busso e mi viene risposto di entrare. La sposa è già vestita ed io rimango incantata a fissarla. Non è mai stata più bella e le lacrime mi riempiono gli occhi, accidenti agli ormoni che ho in circolo, penso che prima di sera avrò allagato tutto il giardino. È fasciata in un vestito color avorio che le lascia scoperte le spalle e che scende morbido, allargandosi in una leggera onda sul fondo, con un piccolo strascico. Semplice come lei e l'effetto è da mozzare il fiato. I capelli sono raccolti e fermati da piccoli fiori, alcune ciocche ribelli le ricadono sul viso.
"Giulia, sei bellissima." lei mi sorride e non potrebbe essere più radiosa.
"E tu che ci fai qui?" Chiara si agita fra le mie braccia perché vorrebbe essere presa in braccio da lei, ma riesco a trattenerla.
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Perso Nel Buio
FanficSvegliarsi una mattina ed aver perso memoria dell'ultimo anno della propria vita; svegliarsi e trovare tutto cambiato, e non sempre in meglio. Giovanni, il giorno del suo ventitreesimo compleanno, si trova a fare i conti con una nuova vita, di cui n...