"Abbiamo chiuso finalmente il disco."
"Quindi resti qui con me?"
Sangio sorride addolcendo lo sguardo e osservando il fondo di quegl'occhi che lo catturano inesorabilmente. Sono la sua tortura e dolce dannazione, perché non riesce proprio a dirle di no e quasi spera che loro figlio non abbia la stessa intensità nel guardarlo, perché l'avrebbe vinta ancor prima di cominciare.
"Resto qui con voi, almeno fino al matrimonio di Alberto, sei contenta?"
Il sorriso che ne riceve in cambio arriva dritto in fondo al suo stomaco.
"Ricordati che domani devi andare con Alberto alla prova del vestito."
"Tranquilla, ci ha pensato lui a ricordarmelo, mi ha chiamato almeno venti volte mentre ero via, sembra che sia il primo che si sposa in tutto il mondo."
"È un po' agitato, ma ormai manca così poco, dobbiamo pazientare qualche settimana."
Sangio sbuffa alzando le spalle, lo sa già che il fratello lo farà impazzire in questi venti giorni, fra prove d'abito, corse per scegliere le fedi e definire le ultime cose e già si sente stressato al solo pensiero.
Il giorno successivo, davanti a quello specchio, non c'è verso di convincerlo che il vestito gli calza alla perfezione."Mi fa difetto qui sul fianco e poi una manica è più lunga dell'altra. È tutto da rifare, non mi piace neppure il colore."
"Ma se la ami questa tonalita di azzurro. Il vestito ti sta perfetto, un paio di piccoli ritocchi e sarai pronto." lo vede sospirare ansioso, insoddisfatto della sua immagine nello specchio.
"Qual è il vero problema? Non credo sia il vestito."
"Sono terrorizzato." l'ha detto con un filo di voce, lo sguardo perso, alla ricerca di quello del fratello.
"Terrorizzato da cosa? Francesca è una ragazza splendida, hai finalmente trovato una che ti sopporta, vi volete bene, cosa può andare storto?"
"E se cambia tutto? Se sposandoci tutta l'armonia e l'intesa che abbiamo adesso svanisce? Non lo potrei sopportare."
Sangio si avvicina al fratello, posandogli le mani sulle spalle, massaggiandole leggermente.
"Guarda se mi tocca fare il fratello saggio, chi l'avrebbe mai detto. Non sarà certo una firma su un registro a cambiare quello che c'è fra voi. Nell'ultimo anno ho stravolto la mia vita e quella di Giulia, mettendo a dura prova la sua pazienza ed i suoi sentimenti per me, eppure siamo ancora qui. Andrà tutto bene, sarà un bellissimo matrimonio e piangeremo tutti come dei cretini."
"Grazie Giovanni, so che sono delle paure irrazionali, ma quando sei così sotto pressione vedi tutto nero."
"Ricordamelo quando toccherà a me."
Stavolta è Alberto a sorridere.
"Succederà prima o poi. E sarò li a prenderti in giro, come sempre."
"Prima o poi." Alza gli occhi al cielo, in fondo lo sa che può contare su suo fratello, sempre, anche se non smetteranno di avere quel rapporto fatto di bonaria canzonatura.
"Dai, andiamo a pranzo, che ti passano tutti i pensieri."
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"Molto bene, decisamente meglio. Lo vedi che con qualche esercizio di memorizzazione la coreografia diventa più semplice. Ora che l'hai fatta tua non devi fare altro che usare il tuo talento per renderla unica. Non pensare ai passi o a come l'hai vista dimostrare, esci dal concetto di vederla fatta da altri e cucitela addosso, so che puoi riuscirci."
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Perso Nel Buio
FanfictionSvegliarsi una mattina ed aver perso memoria dell'ultimo anno della propria vita; svegliarsi e trovare tutto cambiato, e non sempre in meglio. Giovanni, il giorno del suo ventitreesimo compleanno, si trova a fare i conti con una nuova vita, di cui n...