Capitolo 49-Dolci Sorprese

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Sangio era tornato a Milano nonostante non avesse nessuna intenzione di lasciare Giulia da sola, ma era stato minacciato da Alex, perché rischiava l'annullamento del contratto se non avesse rispettato i tempi predisposti. Alla fine aveva ceduto, controvoglia, anche se lo sapeva anche lui che non sarebbe stato professionale sottrarsi ai suoi doveri proprio ora. Aveva chiesto a Giulia di trasferirsi a casa dei suoi in sua assenza, ma lei aveva rifiutato, voleva tenere quel segreto ancora un po' per loro, almeno fino alla prima ecografia. Gli aveva promesso che non si sarebbe mossa da casa se non strettamente necessario, anche se dopo due giorni stava già dando di matto. Sangio le scriveva ogni due ore e la chiamava più volte al giorno. Le nausee ancora non le davano tregua, sopratutto la mattina e lui si preoccupava che mangiasse qualcosa e non si trascurasse. Non glielo confessava ma faticava a dormire sapendolo sola in quella casa, aveva il terrore potesse succedere qualcosa in sua assenza e non era troppo bravo a nascondere le sue ansie, anche se si sforzava in quelle telefonate di non essere troppo apprensivo.

"Giù, vengo a Roma per i prossimi due giorni, sei contenta?" quasi urla al telefono Serena avvisandola del suo ritorno a casa.

"Davvero? Ti hanno dato la libera uscita?"

"Ci hanno concesso tre giorni di riposo, prima di iniziare la tournée in giro per l'Europa e li voglio passare con te."

Giulia si lascia travolgere dall'entusiasmo e quasi piange al telefono, felice di non essere più sola per qualche giorno.

"Ho tante cose da raccontarti, non vedo l'ora."

Non si aspetta Serena di vederla dimagrita e con il viso pallido, come se non fosse perfettamente in forma.

"Tutto bene? Mi sembri un po' sciupata, che succede?" mentre l'abbracciava aveva potuto contare le costole sporgenti sotto la maglietta, aveva perso peso e questo la preoccupava.

"Vieni, ti devo dire una cosa." l'aveva presa per mano e trascinata sul divano, mettendosi accanto a lei e non lasciando la sua mano, continuando a stringerla forte.

"Stai bene vero?" Serena ha posato una mano sul suo viso, carezzandola dolcemente ed ha sentito quanto sia scavato ora, eppure la luce che ha Giulia negli occhi non è affatto triste, potrebbe definirla quasi commossa.

"Fisicamente non tantissimo, ho fortissime nausee la mattina e non riesco a mangiare, per quasi tutto il giorno. Solo la sera ho un po' di tregua e..."

"Non ci credo." Serena scuote la testa perché ha già intuito cosa l'amica le voglia dire e le sembra una cosa assurda. La abbraccia cercando di non stringerla troppo, con la paura di farle male.

"Si Serena, sono incinta, è stato qualcosa di improvviso ma bellissimo, non sai quanto questo ci abbia reso felici."

"Lo vedo dai tuoi occhi. Per le nausee ci penso io, ho il rimedio di mia nonna che fa passare tutto e ti cucino finalmente qualcosa di decente." si becca un occhiataccia dall'amica, anche se sa quanto sia felice di vederla.

"E lui?"

"È a Milano per lavoro, non avrebbe mai voluto andare, ma non poteva fare altrimenti. Non sai, mi manda messaggi in continuazione e mi telefona più volte al giorno, è preoccupatissimo."

"Uno stolker, praticamente."

Ridono entrambe e proprio in quel momento il telefono squilla.

"Eccolo, attiva la videochiamata che lo saluto anch'io, quel testone."

Quando il viso di Sangio compare nello schermo due volti si materializzano nella videocamera per salutarlo.

"Sei arrivata Serena, menomale."

Perso Nel BuioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora