Sento la sua presenza al mio fianco, mentre allunga una mano carezzandomi leggermente il collo. Mi volto verso di lui e gli sorrido, trattenendo a stento uno sbadiglio.
"Sei stanca, vuoi andare a casa?"
La mia testa si muove appena, è diventato un problema per me, questa gravidanza mi porta una sonnolenza perenne, di cui non riesco a liberarmi."Potresti farmi guidare, magari mi passa il sonno."
Sventola le chiavi davanti al mio volto, ridendo.
"Vuoi guidare tu? Ma se non hai nemmeno la patente." mi canzona ed io risentita gli metto il broncio.
"Almeno io non ho bevuto, ad un certo punto ti ho perso di vista, che ne so quanti bicchieri ti sei scolato?"
"Tranquilla bimba sto bene, stanotte guido io, quando avrai preso la patente verrò con te ovunque vorrai." chiude il discorso dandomi un bacio fra i capelli ed io sospiro rassegnata, forse ha ragione lui, la stanchezza mi fa chiudere gli occhi. Salgo in macchina e mi sistemo appoggiando la testa al sedile, ben presto il buio che ci circonda ed il silenzio che scende nell'abitacolo mi fanno chiudere gli occhi, scivolando in un torpore caldo, in cui avverto solo il mio respiro e null'altro. Non so quanto tempo passi, sento le sue dita che sfiorano le mie, cercandomi, ma non ho la forza di muovermi, sprofondata in quel torpore avvolgente. Succede tutto così in fretta che quando urlo neanche me ne accorgo, avvertendo la mia voce come se non mi appartenesse. Ho aperto gli occhi, come avvertendo una sensazione di pericolo ed ho visto i fari della macchina dietro di noi accecarmi attraverso lo specchietto, poi si è affiancata ad una velocità folle, per sorpassarci.
Succede tutto in un attimo, pochi secondi che cambieranno le nostre vite per sempre. Non ha fortuna quella manovra sconsiderata, si trova i fari del camion dritti di fronte a lei, che accecano anche i miei occhi e per un attimo vedo tutto a rallentatore perché sono sicura che si scontreranno, in un frontale che non lascerà scampo ad entrambi e forse neanche a noi. Il camion fa l'unica manovra che l'istinto gli suggerisce, sterza improvviso invadendo la nostra corsia, mettendosi di traverso ed è allora che urlo disperata, vedendo la morte davanti a me.
Quello che succede dopo è scolpito nella mia mente, anche se l'istinto mi fa chiudere gli occhi non appena sento l'auto sterzare violentemente e sobbalzando incominciare a girare su se stessa come un missile impazzito, nel mio cervello un solo pensiero, sto per morire. Il cuore mi esplode nel petto, come se volesse uscire dal mio corpo e sento solo il braccio di Sangio che mi blocca con forza al sedile, cercando di proteggermi. Non so per quanto tempo la macchina giri su se stessa, mi sembra un tempo infinito e sono sicura che finiremo per ribaltarci. Invece nulla di tutto ciò succede, con un ultimo sobbalzo, come se fosse stata bloccata da una mano invisibile, si ferma. Il camion non ha altrettanta fortuna, sento il rumore fortissimo delle ruote che stridono sull'asfalto e con un fragore di lamiere si piega su se stesso, sdraiandosi di lato.
Per un momento avverto solo silenzio ed il mio petto che si alza e si abbassa un po' troppo velocemente, in preda al terrore.
Sento anche il respiro affannato di Sangio, mentre cerca di articolare qualche suono."Cazzo, cazzo, stai bene?" Sento le sue mani ansiose sul mio viso, che scorrono per tutto il mio corpo per sincerarsi che sia tutta intera.
Non riesco ad articolare nessun suono, sono come paralizzata, riesco solo a muovere appena le labbra in un sì immaginato, che comunque lui avverte, buttando fuori l'aria più volte dai polmoni, come per volersi calmare.
Una vampata investe il nostro sguardo, il camion sta andando a fuoco e l'odore del gasolio si sparge tutto attorno a noi."Dobbiamo uscire."
Lo guardo, ha il viso pallido, tirato, realizza solo ora che potremmo essere in pericolo.
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Perso Nel Buio
FanfictionSvegliarsi una mattina ed aver perso memoria dell'ultimo anno della propria vita; svegliarsi e trovare tutto cambiato, e non sempre in meglio. Giovanni, il giorno del suo ventitreesimo compleanno, si trova a fare i conti con una nuova vita, di cui n...