Capitolo 45-Tutto Ciò Che Amo

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"Serena, non dormi?"
Era rientrata e l'aveva trovata in camera da letto, intenta a riempire la prima valigia con i suoi vestiti, selezionandoli dall'armadio.

"Non ho sonno, ne approfittavo per fare un po' di pulizia. Ci sono tanti vestiti che non mi posso portare. Prendi quello che vuoi, in quel mucchio sul letto."

Giulia tuffa il naso nella pila di vestiti, sollevandoli fra le mani per guardarli, accantonandoli in un mucchio accanto al primo.

"Sere, questo me lo devi dare, è quello che mi è sempre piaciuto."
La vede sorridere con entusiasmo e si avvicina a lei, per guardare di quale si tratti.

"Provalo."
Giulia non se lo fa ripetere, sfila i jeans e la maglietta che indossa per infilarlo dalla testa. È di un colore verde acido, corto, con la parte superiore coperta da un inserto di stoffa triangolare sui toni del giallo e marrone. Neanche a dirlo le calza alla perfezione, esaltando le sue forme.

"Niente male, è tuo. Anzi sai che ti dico, non lo togliere, mi infilo qualcosa e andiamo in discoteca,  io e te."

"Adesso?"

"Non è neanche mezzanotte, sei proprio diventata noiosa da quando ti sei rimessa con Sangio. Dai andiamo a divertirci."

Giulia la guarda sorridendo e scuotendo la testa.

"Allora?"

È tanto che non fanno una serata solo loro due e chissà quando ricapiterà, al diavolo tutto, improvvisamente le sembra un'idea meravigliosa.

"Mando un messaggio a Sangio per avvertirlo."

"Glielo dirai domani, dai rilassati, ci divertiremo, io e te, come ai vecchi tempi."

Il locale scelto da Serena è quello che avevano più volte frequentato insieme, prima che si mettesse con Sangio. Piaceva ad entrambe, niente musica troppo techno ma adatta per ballare come piaceva a loro, buttandosi in pista per sfogare tutta la tensione e la stanchezza che avevano accumulato in settimana. È già piuttosto pieno e il gioco di luci e la musica alta investono Giulia come una scossa, eccitante e piena di adrenalina. Sangio amava locali più tranquilli, dove si potesse parlare e bere fino all'alba, anche se qualche volta erano andati insieme a ballare ed era stato divertente per entrambi. Lei lo aveva trascinato in pista, ma non c'era mai competizione, perché lui adorava guardarla muoversi al ritmo della musica, anche se preferiva quando lei lo faceva chiusi nella loro bolla, in una camera solo loro due.

"Wow Giulia, è proprio pieno di bella gente stasera, penso che mi rifarò gli occhi."

Giulia sorride, mentre l'amica si guarda intorno soffermando lo sguardo su quei ragazzi che riscontrano la sua preferenza, non troppo alti, fisico asciutto con qualche muscolo al posto giusto, capelli neri e lisci. Proprio come Daniele. Scaccia quel pensiero, perché non vuole intristire l'amica stanotte, devono solo divertirsi. Parecchi sguardi si sono voltati verso di loro appena sono entrate e adesso ne sente il peso addosso. Del resto sono due belle ragazze ed è normale e quando si buttano in pista per ballare, l'attenzione dei ragazzi in caccia di avventure aumenta a dismisura, visto il modo sinuoso ed in maniera inconsapevole eccitante, che hanno di muoversi. Serena e Giulia non fanno caso agli occhi puntati su di loro, lasciano andare ogni pensiero muovendo il corpo al ritmo della musica, sentendosi libere.

"Vado a prendere qualcosa da bere." Giulia ha dovuto alzare il tono della voce per farsi sentire da Serena, che le ha risposto con un cenno della testa, continuando a ballare.
Si avvicina al bar ed ordina un cocktail alcolico alla frutta, aspirando dalla cannuccia mentre cerca di rilassare il respiro, dopo essersi scatenata in pista. Lega i capelli in una coda, usando uno degli elastici che porta al polso, perché inizia a sentire caldo e piccole gocce di sudore le imperlano la fronte. La sua bevanda è dolce e rinfrescante e scende giù bene e ben presto si trova il bicchiere vuoto. Si avvicina al bar per ordinarne un'altra, cercando con lo sguardo Serena, che è ancora in pista a scatenarsi.

Perso Nel BuioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora