Capitolo 44-Ti Fidi Di Me?

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Dopo quell'intenso confronto, che aveva lasciato tracce profonde di nostalgia e domande ancora in sospeso, Sangio era tornato a casa sua per mettere al corrente anche la sua famiglia della ritrovata memoria. Serena era rientrata dal suo viaggio a Firenze, portando con sé una ventata di entusiasmo e buonumore per l'esito positivo del suo provino. L'avevano presa nel corpo di ballo di una compagnia di neoclassico e questo l'avrebbe portata presto a doversi trasferire, per poi stare in tournée per nove mesi l'anno, ciò che aveva sempre sognato.
Giulia era contenta per lei, era la realizzazione di tutti i suoi sogni, ma non poteva negare di sentire già la nostalgia per quel prossimo distacco, per cinque anni erano state una il sostegno dell'altra, la spalla su cui piangere, la complice nelle gioie e nei dolori.

"Quando parti?"

"Tra una settimana, il tempo di organizzare tutto e fare le valigie ed inizio la mia nuova vita. Starò in un appartamento con altre quattro ragazze che non conosco, ma sono sicura che mi troverò bene."

Giulia le sorride debolmente, sul suo viso si legge tutta la tristezza che prova dentro.

"Mi mancherai tantissimo." si abbraccia, quasi volesse racchiudere anche l'amica in quella stretta ma fosse consapevole che non sarebbe più stato così per tanto, troppo tempo.

"Anche tu mi mancherai tantissimo. Ti chiamerò tutte le sere, non ti libererai di me."

"Il solo pensiero di avere una nuova compagna con cui condividere l'appartamento mi distrugge."

"Chiedi a Giovanni di venire a vivere con te, non vede l'ora il ragazzo."

Giulia scrolla le spalle silenziosa.

"Non so se sia il momento giusto, sono successe alcune cose."

La mette al corrente degli ultimi avvenimenti, raccontandole per filo e per segno quanto successo.

"E tu cosa provi?"

"Cosa dovrei provare? Ci siamo fatti così tanto male, ora meritiamo un po' di pace."

"Lo vedo quello che c'è in fondo ai tuoi occhi e sarebbe il caso ne parlassi con lui."

Sussulta, perché Serena la conosce così bene, era stata forte fino ad allora, retta da una volontà ferrea, quella di sostenere lui ad affrontare i suoi demoni e ad uscire fuori da quel tunnel che lo teneva bloccato nel presente, da dimenticare quello che le procurava un'assurda ansia nel petto.
Si tortura le mani senza sosta.

"Deve sapere cosa ti tormenta, devi dirglielo Giù."

"Come posso dirgli che provo rabbia, che non riesco a liberarmi da questa sensazione che se mi ha mentito una volta, se mi ha escluso dai suoi pensieri e non ha voluto condividere con me quello che provava, potrebbe rifarlo ancora?"

"Ascolta Giù, te lo dico per esperienza, tenersi dentro le cose non fa che ingrandirle e prima o poi esplodono facendo un rumore assurdo. Deve sapere, non c'è altra strada."

"Lo so, gli ho detto di perdonarsi, che io l'avevo già fatto con lui ed è vero, ho solo paura che possa accadere di nuovo." si morde il labbro nervosamente, non vuole affrontare una discussione che potrebbe portare altro malumore, ma sa che prima o poi dovrà farlo.

"E con Daniele? Vi siete più sentiti?" Serena scrolla le spalle scuotendo la testa, mentre un velo di tristezza fa capolino nei suoi occhi.

"No, ed è meglio così. Il solo pensare a lui mi fa star male."

"Dovresti dirgli che parti."

"E perché? Ormai non faccio più parte della sua vita. Magari ha anche già un'altra ragazza, per quanto ne sappia."

Perso Nel BuioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora