La sua mente era ancora confusa e preda di una miriade di immagini diverse che continuavano ad affiorare dalla nebbia dei suoi ricordi, dandogli le vertigini. Tornando a casa di Giulia aveva desiderato restare un attimo da solo e, con la scusa di farsi una doccia, era rimasto sotto il getto dell'acqua ben oltre il tempo necessario. L'acqua calda gli scivolava addosso e lui fermo immobile, ad occhi chiusi, cercava di non essere travolto da tutti quei pezzi di vita che tornavano a ricomporre il puzzle del suo passato. Avrebbe voluto assaporarli lentamente, perché ognuno di quelli era un momento lieto o triste che faceva parte di lui. Quante sensazioni si era perso ed alcune ora gli riempivano la pancia, rischiando di travolgerlo. Sapeva che avrebbe dovuto confrontarsi con Giulia, ma non era ancora pronto, non ne aveva le forze.
Si era vestito lentamente cercando di ritardare il momento e anche se aveva un desiderio folle di andare da lei ed abbracciarla stretta, nello stesso istante avrebbe voluto posticipare quell'attimo perché non era pronto alle sue domande ed alle risposte che avrebbe dovuto dare.
Come al solito aveva sottovalutato l'empatia della donna che aveva accanto, avrebbe dovuto imparare a farci i conti. La trova in cucina, un gran disordine sul ripiano accanto ai fornelli e tracce di farina sul suo viso."Che stai combinando?" le è arrivato alle spalle silenzioso, facendola trasalire.
"Accidenti Sangio, hai deciso di mettere a dura prova le mie coronarie oggi."
"Scusa, non volevo spaventarti." sorride, pulendole la farina dal naso con le dita.
"Stai cucinando te stessa? Infarinata non sei male."
Giulia lo allontana dolcemente, ridendo, andando a lavare le mani sotto il getto dell'acqua.
"Sto provando a fare una ciambella, mi stavo annoiando, non tornavi più dal bagno."
"Ne sei capace? E mi hai tenuto nascoste queste doti fino ad ora?"
"Scemo, è la prima volta, non dovrebbe essere difficile, basta seguire la ricetta, no?"
Lo dice con tale innocenza che Sangio non può che sorridere dolcemente, sentendo un calore familiare propagarsi nel suo stomaco.
"Dai, ti aiuto, magari in due riusciamo a non fare danni."
"Guarda li sul mio cellulare c'è la ricetta, cosa dice sulle uova?"
Lui legge velocemente il procedimento indicato sullo schermo.
"Dobbiamo montare a neve gli albumi."
"Accidenti e come si fa? È la prima volta e non ho nessuna idea su come procedere."
"Aspetta, ho visto qualche volta mamma farlo, ti faccio vedere."
Si avvicina a lei e prende due recipienti, uno più piccolo dell'altro. Prende un uovo e lo sbatte leggermente contro il ripiano della cucina fino a che non si crepa in superficie, lo separa in due gusci e lascia scivolare l'albume in uno dei due recipienti, svuotando il tuorlo nell'altro.
"Accidenti! Come hai fatto? Non ne sarò mai capace."
"Dai prova, non è difficile."
Poco convinta Giulia prende in mano un altro uovo e cercando di imitare Sangio lo sbatte contro il ripiano ottenendo solo che si rompa, spargendo il contenuto tutt'intorno.
"Accidenti, non avevo messo in conto fossi totalmente negata." la guarda ridendo ma lei non sorride, imbronciata.
Decide di andare in suo soccorso ed aperto un altro uovo a metà le porge i due gusci perché possa dividerne il contenuto nei due recipienti, guidandola con le sue mani. Stavolta tuorlo ed albume si separano perfettamente ed al terzo tentativo riesce a fare lo stesso procedimento da sola.
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Perso Nel Buio
FanficSvegliarsi una mattina ed aver perso memoria dell'ultimo anno della propria vita; svegliarsi e trovare tutto cambiato, e non sempre in meglio. Giovanni, il giorno del suo ventitreesimo compleanno, si trova a fare i conti con una nuova vita, di cui n...