"L'ho baciato."
Chiara la guarda senza dire nulla, aspettando che sia lei a continuare. Quel pomeriggio Giulia le sembra più agitata del solito, continua a tormentarsi le mani, mordicchiando gli angoli delle dita fino a quasi farli sanguinare, nel disperato tentativo di tenere a freno ciò che la tormenta.
"Se ti dicessi che è stato bellissimo ed orribile allo stesso tempo? Come si può amare così tanto una persona e volerla il più lontano possibile da te? Vorrei non vederlo più, dimenticare tutto ciò che è stato, addormentarmi e cancellarlo dai miei ricordi."
"Giulia i ricordi sono ciò che ci tiene vivi, sono le nostre origini, le nostre esperienze e ci insegnano a non ripetere gli stessi errori."
Sospira, non sa neanche lei cosa vorrebbe, forse solo che non facesse così male.
"Cosa ti farebbe stare meglio? Ci hai mai pensato? Forse è ora di tirare fuori quella rabbia che conservi dentro."
"E come? Urlando? Rompendo tutto? Facendomi del male? Come?"
"Il modo lo devi trovare tu, forse dicendo tutto quello che non hai detto finora."
Tornando indietro con la memoria si rende conto che ha lasciato che tutto implodesse dentro di lei, senza alzare mai la voce, senza scenate, senza lottare. Forse urlargli contro tutto il suo dolore l'avrebbe fatta stare meglio.
"Sai cosa non sono mai riuscita a fare? Dirgli tutte le brutte parole che mi venivano in mente, urlargliele in faccia, mi ha sempre preso in giro perché non sono mai stata capace di sfogarmi usando le parolacce, non fa parte di me, mi riesce impossibile."
Chiara fruga nel cassetto della scrivania e ne tira fuori un quadernino ed una penna, che le porge.
" Potresti scriverle, è un primo passo."
"Adesso?"
"Se ti va, sì."
Si rigira la penna fra le mani, soppesandola, come se avesse un impatto di tonnellate. Apre delicatamente il quaderno, piegando la copertina con cura di lato, facendo pressione per appiattirla. Rimane a fissare il foglio bianco come affascinata, le sembra che tutto quello spazio sia troppo per racchiudere le sue parole, che non ne vogliono sapere di uscire allo scoperto, ma anche troppo poco per tutto ciò che avrebbe da dire.
Chiude gli occhi e prova ad ascoltare dentro di sé, escludendo tutti i rumori attorno, in quel mare che le naviga dentro, oscuro e tormentato, riesce quasi a scorgere le frasi che galleggiano in superficie e che le compaiono davanti alle palpebre serrate.
La sua mano inizia a scorrere sul foglio, come guidata da un istinto che la conduce a macchiare quella distesa candida di tutte le parole più dolorose che le vengono alla mente e pian piano diventa un fiume senza più controllo. Riempie due intere facciate di quelle frasi che, se riportate alle labbra, le farebbero tremare il cuore. Invece chiude prontamente il quaderno, come per paura che possano scappare via."E adesso?"
"Ora sta a te decidere che uso farne. Puoi lasciare che rimangano li, oppure trasferirle al di fuori di te. Intanto è un passo importante prenderne consapevolezza."
Non pensava ne sarebbe mai stata capace, per ora stanno bene impresse su quel foglio e prima o poi troverà il modo di distruggerle definitivamente, insieme alle emozioni negative che le hanno generate.
"Sai che anche lui scrive?"
"Cosa? Poesie?"
Scuote la testa, riportando alla mente tutte le pagine fitte della sua scrittura e tutte le note che le avevano riempito il telefono, nel corso di quei tre anni. Molte erano ispirate da lei, anche se non aveva bisogno di dirglielo, perché tante delle sue emozioni le avevano vissute insieme ed inevitabilmente si riflettevano nella sua scrittura. Le faceva sempre un effetto strano leggere quelle sensazioni scritte e così vivide che poteva immaginarlo mentre le aveva provate, era come fare un viaggio nella sua anima, che si mostrava ancora più lucidamente di quando lo viveva nel quotidiano. Non tutte erano diventate canzoni e molte erano ancora conservate nel suo telefono, non aveva avuto la forza di cancellarle.
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Perso Nel Buio
FanficSvegliarsi una mattina ed aver perso memoria dell'ultimo anno della propria vita; svegliarsi e trovare tutto cambiato, e non sempre in meglio. Giovanni, il giorno del suo ventitreesimo compleanno, si trova a fare i conti con una nuova vita, di cui n...