Buio. Sento il freddo scendere lungo la schiena, facendomi rabbrividire, mentre il respiro si fa affannoso. Non ho il coraggio di aprire gli occhi, perché temo quello che potrei trovarmi di fronte. Ora è caldo, intenso, mi scotta la pelle, brucia come se mi avessero passato un ferro rovente sopra.
"Respira lentamente, conta da uno a dieci e segui il suono della mia voce."
Cerco di concentrarmi su quel rumore, che rompe il silenzio che mi circonda per farmi da guida.
Inizio a contare, mi sembra che scandendo quei numeri il respiro lentamente si normalizzi, anche se la pelle scotta ancora, come se un fuoco ardesse sopra di me."Cosa vedi?"
"Buio, tutto intorno a me."
"Nient'altro? Prova a girare la testa."
Cerco di muovere il collo ma è come se fosse bloccato e mi accorgo con terrore che anche il resto del mio corpo lo è. Cerco di concentrarmi su quella voce, che sembra provenire da molto lontano, come se fosse all'imbocco di un tunnel che la conduce a me.
"Prova a concentrarti sui suoni, cosa senti?"
Rimango in ascolto, cercando di escludere il ronzio che mi batte sulle tempie e di non farmi sovrastare dal caldo che mi scotta la pelle. Un rumore sordo mi travolge, sembra lontano ma improvvisamente è accanto a me, un rombo assordante che mi entra nella testa e il caldo diventa insopportabile, vado a fuoco e sudo copiosamente.
"Non ce la faccio, il rumore, fa caldo, brucio, ho sete, tanta sete."
Sento la mia voce urlare, ho paura e quel rumore mi pulsa nel cervello, come un martello che lo percuote. Inizio a tremare."Basta, fatelo smettere, basta!"
"Tranquillo, concentrati sulla mia voce, fra poco non lo sentirai più, 10, 9, 8, 7..."
Tutto svanisce in una nebbia grigia.
Giulia siede all'angolo della sala, il respiro ancora leggermente affannato, piccole gocce di sudore scendono lente sul suo collo. Svita il tappo della bottiglia e beve a piccoli sorsi, cercando di riprendere il controllo sul suo respiro. Serena si accomoda accanto a lei, con un sospiro.
"Anche per oggi abbiamo finito, non vedo l'ora che sia il mese prossimo e che tutto sia terminato. Ho male dappertutto, non sento più le gambe e la schiena sembra che voglia spezzarsi in due."
Giulia le appoggia le mani sul collo, esercitando una lenta pressione, massaggiandolo."Anche io non ce la faccio più, manca poco e poi potremo riposarci un po'."
"Parti subito per il tour?"
"Dovrei avere un paio di settimane di pausa, ho bisogno di un attimo di tregua."
Serena la ascolta ad occhi chiusi, lasciando che la pressione delle dita di Giulia allenti il groviglio di nervi che le premono alla base del collo.
"E Giovanni?"
"Sono tre giorni che non ci vediamo e sentiamo, a parte qualche messaggio prima di andare a dormire. Da quando ha iniziato l'ipnosi è particolarmente agitato. Non voglio mettergli pressione, aspetto che sia lui a raccontarmi qualcosa."
"Certo che è una situazione delicata, non deve essere facile gestirla per entrambi."
Non è affatto semplice, non sa come aiutarlo e comprende che quel percorso che ha deciso di affrontare potrebbe portarlo ad un vicolo cieco, o giù per un burrone, ed entrambe le prospettive non sono per niente liete.
"E tu? Ti ho visto abbastanza tesa negli ultimi giorni, c'è qualcosa che non va?"
Continua ad esercitare una leggera pressione sul collo e sulle spalle, sperando si rilassi.
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Perso Nel Buio
FanfictionSvegliarsi una mattina ed aver perso memoria dell'ultimo anno della propria vita; svegliarsi e trovare tutto cambiato, e non sempre in meglio. Giovanni, il giorno del suo ventitreesimo compleanno, si trova a fare i conti con una nuova vita, di cui n...