Sapevo che eri tu - Draco Malfoy Fanfiction

3_Conferma

Il venerdì a cena finalmente vedo Draco, i due giorni prima non si è fatto vedere ai pasti.

"Ehi." Saluta un po' imbarazzato.

Rimaniamo in silenzio e mentre scendiamo al dormitorio si scambiano due parole lui e Cam.

Entriamo e Draco tiene lo sguardo basso. "Reb, vuoi venire un attimo con me?"

Cam è già più avanti e non sente, tanto cercare la sua approvazione non serve.

"Va bene." Rispondo calma.

Chiusa la porta di camera sua lui si siede al fondo del letto. "Io non sono pentito di quello che è successo. Ho avuto così tanti pensieri in questi due giorni.."

"Draco, è stato un errore." Rimango a distanza. "Come ha detto Cam siamo entrambi confusi, in un periodo di merda."

"Questo è vero ma tu sei l'unica luce che vedo attorno a me." Mi guarda. "Per me non è stato un errore, ma capisco anche tutto il resto. Tu hai il tuo ragazzo e la tua vita felice, perché devi incasinarti?"

Mi abbasso davanti a lui prendendogli le mani.

"Non penso che mi incasinerei affatto, poi pensi che avrò ancora un ragazzo dopo che gli dirò quello che è successo?"

"Non dirglielo."

"Sai che non ne sono capace."

"Io sarò qua, ad aspettarti."

***

La sera dopo vedo George nella stanza delle necessità.

"Che succede?" Si gira verso di me con sguardo interrogativo.

"Vieni, sediamoci."

"George io, ho fatto una cosa orribile." Gli occhi mi si riempiono di lacrime mentre tengo lo sguardo basso sulle mani.

Non mi interrompe.

Racconto anche a lui delle situazioni con Draco nella sua stanza delle necessità, di Piton e di quello che mi ha detto.

"Ho iniziato ad avere paura di perderlo, una paura che mi ha portato molta confusione."

"Non capisco cosa mi stai dicendo Rebecca."

Alzo lo sguardo per un momento, la calma prima della tempesta penso.

"Io e Draco siamo stati a letto insieme." Le parole escono pesanti tanto da sentirmi le orecchie comprimere.

"Tu- voi- cosa? Tu, cosa? Che- che cosa?!" Il suo sguardo è infuocato mentre il tono di voce si alza.

Non trattengo più le lacrime e parlo con la voce spezzata. "È stato uno sbaglio George, non ha significato nulla per me."

"Oh no." Si alza. "Mi hai appena fatto tutto lo spiegone di quanto vuol dire per te."

"Si lui vuol dire molto, ma non quello che è successo, quello non vuol dire nulla."

"Se non fosse nulla non sarebbe successo." Si gira con le mani fra i capelli. "Dio come lo sapevo! Come -" Tira un calcio al manichino che usavamo per esercitarci. " -cazzo lo sapevo." Si rigira verso di me con l'odio stampato in volto. "Tu mi hai solo preso per il culo, sono stato un passatempo. Hai approfittato per stare a casa mia e farti sbattere, o cosa? Certo che lo difendevi nonostante tutto, tu ne sei innamorata." Quasi non prende fiato e le vene del suo collo sembrano esplodere. "Dillo."

"Dire cosa?" Singhiozzo.

"Tu sei innamorata di lui?"

"Non lo so." Perché non si possono amare due persone? Cosa c'è di sbagliato in questo?