11_Più si è meglio è

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A/N: perdonate la mia mente o:)


Siamo ad aprile ormai e l'unica cosa a cui penso è che sono stanca di tante storie, voglio stare un po' tranquilla, vivermi le mie giornate in pace.

C'è da concentrarsi sugli esami che si avvicinano che già portano ansia di loro. E voglio riavere il mio migliore amico, quello che mi sono resa conto di amare.

Quello che sta diventando Draco è una persona sempre più messa alla prova, più cupa e impaurita.

Quando finalmente riesce ad addormentarsi, la notte, parla nel sonno ed è agitato.

Con i suoi lavori ci ha dato un taglio, dopo cena sta su poco e cerchiamo di fare qualcosa insieme, a volte semplicemente stare a letto o come sta sera che finalmente andiamo ad una festa insieme.

Non ci sono più stata dato che Cam ormai è con Fred, giustamente, e mi manca la leggerezza dell'alcol con la musica a manetta.

"Ma sarà dai tassorosso!"

"Non provarci Draco, ormai hai detto che ci andavamo." Metto le mani sul suo petto. "Vado di là a vestirmi, il mio cavaliere viene a prendermi?"

"E chi viene a prendere me?"

"Va bene allora ci vediamo qua sotto."

Lo bacio e vado in camera mia.

"Cam che ci fai a letto? Niente festa?"

"Quale?"

Mi fa strano, lei è sempre a conoscenza di ogni cosa divertente qua dentro. "Dai tassorosso."

"Ah già. No non mi va."

"Ma che stai dicendo! Dai alzati!" La tiro per il polso.

"Reb, no. Fred ha aiutato ad organizzare la festa quindi sarà là."

"Avete litigato?"

"Si."

"E qual'è la novità?" Sorrido.

"La novità è che se mi vuole mi viene a prendere. Non sono il suo giocattolo."

"Che è successo?"

Mi racconta che sembra essere tornato indietro, la cerca solo per scopare e il resto del tempo lo passa con George per il discorso del negozio, a organizzare scherzi o feste.

"Beh è Fred! È sempre stato così Cam."

"Lo so ma negli ultimi mesi è stato diverso. Quindi ripeto, se mi vuole mi cerca se no addio."

"E quindi non puoi venire alla festa con me?"

"Tanto ci vai con Draco."

"Non capisco dove sia la mia Cam. Quella che se ne sbatte di quello che pensano gli altri, che andrebbe a quella festa e si farebbe desiderare davvero, non stando sotto alle coperte a piangersi addosso." Sapere dove colpire è fondamentale.

"Sai cosa, hai ragione." Si alza e va al suo armadio. "Ora mi metto la gonna più corta che ho." La indossa. "E il top più invisibile fra tutti."

"Così ti ammali." La sfotto.

"Non me ne frega. Dai, vestiti io vado a truccarmi."

Io scelgo un vestito con la gonna a ruota, uno scollo evidente e le maniche a sbuffo.

La voce di Draco. "Non ti portò perdere di vista un attimo a quanto pare."

Lui ha una camicia nera con i primi bottoni aperti e dei pantaloni bianchi. "Io nemmeno 'a quanto pare' " Gli rifaccio la voce.

Sapevo che eri tu - Draco Malfoy FanfictionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora