Appena entro in casa saluto mia madre che è ancora in salotto a guardare la tv e salgo aggrappandomi allo scorrimano dove crollo piangendo.
Non voglio essere sentita o vista quindi mi obbligo a fare gli ultimi passi ed entrare in camera mia.
È buia e evito di accendere la luce subito.
Mi lascio andare contro alla porta a terra, lancio un incantesimo di silenzio e scoppio.
Ancora, perché deve essere tutto così difficile? Perché non posso avere una vita senza problemi e ostacoli?
Mi spavento. "Mi spezza il cuore sentirti così." L'unica voce che vorrei sentire sempre, ma ora no. Ora voglio piangermi addosso per sfogare tutto, fino ad addormentarmi.
Con la bacchetta ancora in mano accendo la luce e vedo lui seduto sul letto con gli occhi gonfi.
Abbasso subito lo sguardo. "Vai a casa Draco."
Si alza e fa due passi nella mia direzione quasi urlando. "Io non vado da nessuna parte."
Mi metto in piedi. "Allora me ne vado io."
Appena apro la porta viene richiusa con forza dalla sua mano sopra alla mia testa.
Rimango verso l'uscita. "Draco. Fammi uscire."
"No."
Mi giro, ormai dentro di me c'è un uragano di emozioni. "Vai dalla tua futura moglie, smettila di perdere tempo con me!"
Sembra molto ferito da queste parole. "Io- tu ancora non mi credi, hai smesso di fidarti di me non è così?"
Toglie la mano e cammina in un cerchio passandosi la mano nei capelli.
Parla a voce alta con se stesso. "L'unica persona che conta nella mia vita di merda, l'unica che so di volere sempre, l'unica che ha visto ogni fottuto lato di me, quella che è cresciuta con me." Si ferma rivolto al mio posto. "Non si fida più di me!" Si indica.
Parto insicura ma poi prendo coraggio. "Io- io mi fido di te, è di tuo padre che non mi fido. Tu sei così spaventato da lui che gli darai retta anche sta volta e ti sposerai con lei! Ne sono sicura Draco!"
Scuote la testa incredulo. "Tu non ti fidi delle mie parole."
È vero, ha detto che manderà affanculo suo padre una volta e per sempre ma non ci credo, come farà senza i soldi del paparino? Come farà lontano dalla sue comodità? Non lo farà mai.
"Dimostralo, dimostrami le tue parole e ti crederò! Ma fino ad allora sono solo fottute parole, tu non andrai mai così tanto contro a tuo padre. Sei diventato un mangiamorte per lui!"
Non l'ho mai detto prima, ho sempre insistito sul fatto che è stato obbligato, che lui non lo era e non lo sarà mai, ma questa è la verità.
I suoi occhi si trasformano in ghiaccio. "Finalmente lo hai detto." Cammina verso la porta e provo a fermarlo per un polso.
"Amore!" Si divincola dalla mia presa come se fossi pattumiera, mi guarda ferito e se ne va.
Ero l'unica. Si può aggiungere che ero l'unica a non chiamarlo così, finora.
Dopo ore di pianto mi addormento.
***
La luce del giorno da fastidio agli occhi ancora gonfissimi.
Guardo il telefono e non c'è nessun messaggio o chiamata che speravo tanto di avere, anche solo un fanculo.
Scendo a mangiare qualcosa e risalgo sentendomi svuotata da tutto.
STAI LEGGENDO
Sapevo che eri tu - Draco Malfoy Fanfiction
Fanfiction"Hai sempre fatto così con le tue puttanelle?" Fa una risatina perplessa. "Così come?" "Il daddy." "Beh si, era l'unico modo che conoscevo prima di qualche sera fa." Faccio la finta tonta sorridendo. "Perché? Che è successo qualche sera fa?" App...