Sapevo che eri tu - Draco Malfoy Fanfiction

18_Gli ultimi regali

Dopo che Paul e Gixy si sono cambiati, mia sorella si attacca a Draco. Ha sempre avuto un ammirazione per lui ed è stata veramente contenta quando ha saputo che stavamo insieme.

Dall'altra parte Draco è molto affezionato, l'ha vista crescere con me, abbiamo 5 anni di differenza e questo ci porta ad essere molto protettivi nei suoi confronti.

"Papà non posso restare qui con Bebi e Draco?" Chiede a Paul quando la chiama per andare.

"No Gix, i nonni ci aspettano dai." Sbuffa allora Draco le scombina i capelli. "Dai ci vediamo quando tornate e mangiamo la torta insieme ok?"

"Se no domani." Le faccio l'occhiolino per farle intendere che ci sarò una sorpresa per lui.

Vanno via con il camino lasciandoci soli.

So che dovrei evitare ma quando andiamo a tavola sono troppo pensierosa. Ci sediamo uno di fianco all'altro, come d'abitudine.

Mette una mano sulla mia. "A che pensi?"

Scuoto la testa e per un altro po' riesco a trattenermi ma.. "Lei lo sa?"

"Cosa?"

"Astoria, lo sa?"

Annuisce.

"Da quanto tempo?"

"Lei lo sa da sempre."

"E non ti ha mai detto nulla?"

"Pensavo scherzasse, che fossero battutine. Lo sai che non me n'è mai fregato nulla, me la sono pure-" Si blocca. "Beh lo sai."

Annuisco servendoci la lasagna. Mi ricordo che se l'è fatta, sì. Questa cosa non mi fa bene, ma rispetto ad altre con lei è successo una volta sola dato che a detta sua, lei faceva pena. Almeno questo.

"Piccola?" Mi stringe la mano per farsi guardare. "Non lo farò mai ok?"

Annuisco ancora in silenzio.

Poi cambio discorso, mettendo le mani avanti per la lasagna. "So che quella di mamma è più buona."

Finisce di masticare il primo boccone. "È buonissima anche questa!" Dice felice.

"Allora, qual'è il programma di questa nostra bellissima serata?"

Porto la mia mano sulla sua coscia. "Adesso pensa a mangiare, non ti preoccupare di dopo!"

"Gnegnegne."

Mangiamo e beviamo vino. Draco fa due volte il bis, si può dire che gli è piaciuta.

Porto i piatti nel lavandino insistendo con lui perché rimanga seduto. 

Finisco di decorare la torta con zucchero a velo, panna e fragole e prima di portargliela gli dico ti tener chiusi gli occhi. "Uhh mi piace piccola, che vuoi farmi ora?" Si siede comodo con il gomito sullo schienale della sedia.

Dopo aver lasciato la torta sul tavolo passo dietro di lui e gli bacio il collo. "Sei sempre così eccitato tu?"

"È solo colpa tua."

"Zitto un po'." Dico ridendo con le mani sul suo petto. "Ora puoi guardare."

"Mhh cazzo la tua tenerina!" Alza la testa per farsi baciare. "Lo sai quanto la amo!"

"Si, infatti. Era un secolo che non la facevo."

"Che non la facevi per me, più che tutto." Fa il finto offeso.

"Dai spegni la candelina." Lo abbraccio attorno al collo.

Mi stringe una mano, forte, e dopo un attimo di silenzio la spegne.