14_Babysitter

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La sera dopo sul lavoro si avvicina un tipo al bancone, ha un viso pulito è gentile ma lo sguardo accigliato e attento lo tradisce. Sembra poco più grande di me.

"Mi hanno detto che avete una buona birra qua."

"Certo, la migliore." Dico con un sorriso di cortesia. "Chi gliel'ha detto?"

"Un mio amico, non so se lo conosci, biondo, non troppo alto, un bel tipo, così dicono."

Faccio un sospiro e vado allo spillatore per fargli la birra con l'umore completamente scombinato. Tra l'altro non ho notato il marchio, ha le maniche corte e le sue braccia hanno altri tatuaggi ma non quello.

"Per chi lavori?"

"Che domanda, è la prima volta che mi vedi, se ti comporti così con i clienti sarà un guaio per gli affari." Fa il simpatico ma lo guardo seria.

"Lavoro al Ministero." Mi sporge la mano. "Sono Jordie."

Gliela stringo in silenzio e torno a lavorare.

Quando rimane l'ultimo cliente torno da lui. "Stiamo per chiudere."

"Era ora." Ma non si muove.

"Beh questo vuol dire che puoi andare."

"No, ti accompagno."

"Senti, non so cosa ti abbia detto Draco ma non ho bisogno di un babysitter."

"Mi ha accennato che lo avresti detto. Non mi importa, ti accompagno e anche veloce. Domani mattina lavoro." Finisce la sua birra. "Forza."

Usciti si accende una sigaretta e gliene chiedo una.

"Non sei troppo piccola?"

"Bastava dirmi di no." Mi metto a camminare.

Mi segue e mi sporge il pacchetto.

"Il ragazzo sembra molto possessivo, cos'è una specie di relazione tossica?"

Gli rifaccio la voce. "Che domanda, è la prima volta che mi vedi." Rimane in silenzio. "Non è una relazione tossica." Continuo. "Quindi per chi lavori?"

"Te l'ho detto, al ministero."

"E cosa c'entri con Draco allora?"

"Vecchie amicizie."

"Non mi ha mai parlato di te."

"Se dovesse raccontare tutto ad ogni ragazza che si fa." Ridacchia.

Evito di rispondergli.

"Da quanto tempo lo conosci?" Mi chiede.

"Non da molto, mi sa che a settembre sono giusto, beh circa, tutta la vita." Rispondo sarcastica.

"Non lo sapevo, ma non abbiamo mai parlato davanti ad una birra, un vero peccato." Dice sarcastico quanto me.

Mi fermo. "Allora cosa c'entri con lui?"

"Senti piccoletta, vuoi finirla con queste stronzate? Mi ha chiesto di venire a buttare un occhio, fine."

"Dovrò ben conoscere la mia guardia del corpo no?" Chiedo infastidita.

Riprende a camminare. "Ci conosciamo da un sacco di anni, abita vicino a mia nonna e giocavamo insieme da bambini, poi siamo cresciuti e abbiamo continuato a farlo. In maniera diversa ovvio." Fa una risatina.

"Uhh sembra una storia piena di passione." Non so perché lo dico ma quel 'in maniera diversa' non mi fa pensare a qualcosa di innocente.

Fa una faccia schifata. "Ma che- no! Abbiamo iniziato a divertirci sugli altri, se conosci Draco da così tanto sai che intendo."

Sapevo che eri tu - Draco Malfoy FanfictionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora