Quando mi sveglio al mattino lui è accanto a me che legge e la colazione sul comodino. Mi ritrovo abbracciata alle sue gambe, non mi sono svegliata nemmeno per questo, non ricordo nulla.
"Ma se mi hai anche risposto." Ridacchia accarezzandomi la testa.
Essendo abbracciata al suo lato destro regge il libro con la mano sinistra e guardandola, con l'anulare ancora fasciato gli chiedo quando posso vederlo.
"Sta sera tanto anche tu dovrai cambiare poi la fasciatura. Li guardiamo entrambi insieme ok?"
"Mhhh ok."
Di oggi ho un sacco di studio da recuperare, molte cose le studiamo insieme. Abbiamo metodi di studio simili ma per quelle piccole differenze ogni tanto ognuno è per conto suo.
Quando finalmente ci prepariamo per andare a fare il tatuaggio sono entusiasta.
"Ma tu l'hai capito che Cyril è mio cugino vero?"
"No! Ecco la somiglianza assurda! Avete gli stessi occhi e gli stessi capelli, anche se a lui stanno meglio così lunghi raccolti, dovresti provare."
"No, lo sai che non mi piacciono lunghi."
"Magari per il matrimonio potresti-" Mai parlare sovrappensiero. Mi blocco con un 'vabbè niente' imbarazzata.
"Matrimonio?" Sorride lui.
Scuoto la testa legandomi le scarpe. "Niente."
Ma lui non molla e viene ad alzarmi il viso per farsi guardare negli occhi, in quegli occhi pieni di gioia, sa cos'ho detto e io stupida che ne parlo senza darci peso.
"Che matrimonio piccola?"
"Nessuno." Ma non riesco a stare seria, il mio sorrisone mi tradisce e il suo non è da meno.
"Vuoi che ti aspetti all'altare con i capelli raccolti?"
Scuoto la testa. "No amore, mi verrai a prendere a casa."
Le sue sopracciglia spariscono sopra i ciuffi ribelli della fronte. "Quando ci hai pensato a questo?"
"Ci penso più spesso di quanto credi-"
Non mi da tempo di finire la frase che mi bacia, così elettrico e tenero allo stesso tempo, sorridendo come un matto.
Mi guarda mordendosi il labbro per un momento prima di tirarmi una pacca per lato sulle cosce. "Andiamo vita mia."
Questo nuovo soprannome mi spiazza ma dato che lui finisce di prepararsi lascio correre.
Quando arriviamo da Cyril sono ancora più entusiasta. Alla fine ho deciso di farlo sulla spalla destra, davanti. Non è doloroso da fare, poco fastidio ma la voglia di averlo addosso è così grande che non mi importa, ci mette solo un quarto d'ora a farlo e quando lo vedo su di me mi emoziono.
"Non fare così dai!" Mi consola lui. "Siete- carini insieme- vedo tanto volersi bene. Sono contento per mio cugino." Si vede che non è tipo da grandi effusioni, sarà di famiglia ma comunque mi fa sorridere.
"Si insomma, non è sempre rose e fiori ma ci proviamo."
"Aspetta ho ancora un'idea per il tuo tatuaggio. Dimmi la prima canzone che ti viene in mente pensando a lui."
Non lo capisco tanto ma dopo averci pensato un attimo dico. "Still lovin' you, degli Scorpion."
"Davvero è la prima che ti viene in mente?" Sorride.
"Si, cosa vuoi fare?"
"Niente se sei sicura che sia la prima che ti faccia pensare a lui va bene." Dice tirando fuori la bacchetta e a questo punto mi fido. Fa un incantesimo sul tatuaggio e poi lo copre con le fasciature.
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Sapevo che eri tu - Draco Malfoy Fanfiction
Fanfiction"Hai sempre fatto così con le tue puttanelle?" Fa una risatina perplessa. "Così come?" "Il daddy." "Beh si, era l'unico modo che conoscevo prima di qualche sera fa." Faccio la finta tonta sorridendo. "Perché? Che è successo qualche sera fa?" App...