8-Ora lo so

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Prende due sigarette dal suo pacchetto e me ne offre una. <Mi dici che è successo? Mi sembri sconvolta> il suo tono è pacato è molto dolce. Non l'avevo mai sentito così. Abbasso lo sguardo sul mio braccio dove è comparso un livido gigantesco e dove c'è anche un po' di sangue, probabilmente causato dal fatto che quel bastardo ha infilato le unghie nella mia carne per cercare di trattenermi.<Chi ti fa fatto questo? T'hanno fatto del male?> posa lo sguardo sul mio braccio preoccupato senza però ricevere risposta. <Anna per favore, parlami. Qualcuno t'ha toccata?>  <No Lauro, non è arrivato a farmi niente di che> sospiro <è il mio ex, stavamo insieme due anni prima di essere venuta a Roma. Non lo vedevo più da anni, probabilmente purché non sapeva stessi a Roma. Non so come abbia fatto a trovarmi, sono nei casini ora Lauro.> <nei casini? Hai qualche tipo di problema con lui?> chiede con la preoccupazione stampata in faccia <una denuncia Lauro, però non ho voglia di parlarne. Per favore, non farmi domande> il ragazzo si limita ad annuire sorridendomi. È così strano parlare dei miei problemi con lui ma almeno mi sono tolta un peso di dosso, o almeno, metà peso. <Grazie per non essertela presa con me per averti urtato e per aver fatto scappare la ragazza> il mio sguardo è spento, fermo su un punto fisso del marciapiede. <Come potevo arrabbiarmi, guardati. Sei letteralmente sotto shock. In quanto alla ragazza, non te devi preoccupà, anzi m'hai salvato, se stava ad accollà.>Sorride riuscendo a far accennare un sorriso stanco e timido anche a me. <Vuoi tornare a casa?> i suoi occhi sono fissi su di me. <Tranquillo vado da sola, chiamo un taxi. Non voglio rovinarti la serata> mi è uscito meccanico pronunciare quella frase anche se voglio con tutta me stessa che venga con me. Per quanto mi riguarda Giorgio potrebbe essere nei paraggi e potrebbe seguirmi fino a casa.<No davero, vojo venire anch'io che so stanco e soprattutto perché potesti esse ancora sotto lo sguardo attento delle tipo. Chiamo n'taxi e lascio un messaggio sul gruppo per dirgli che annamo a casa> Lauro sembra leggermi nel pensiero.

Arrivati a casa la prima cosa che Lauro fa è andare in bagno e prendere il kit delle emergenze per disinfettare e fasciare la ferita. <Ecco qua, abbiamo finito. Ora vai a riposá> il suo sguardo è fisso su di me. <Grazie Lauro, non dovevi disturbarti, potevo farlo da sola> alzo lo sguardo incrociando i nostri occhi <Ma che disturbo, n'è nulla de che.> dice sorridendo. Metto il pigiama e vado in camera a dormire seguita poco dopo da Lauro. Inutile dire che non ho chiuso occhio fino alle 5.30 del mattino. Non è durata molto quella pace dato che mi sveglio di scatto urlando come una pazza facendo svegliare Lauro a causa di un incubo. <che succede?> vedo Lauro alzarsi di scatto dal suo letto e venirmi incontro. Non riesco a rispondere, sono troppo agitata e respiro a fatica. Lauro sembra capire al volo ciò che poteva essere successo e difatti si siede al lato del mio letto ed incomincia ad accarezzarmi i capelli <sta tranquilla. È tutto finito, non può venire a farti del male se ci siamo io e i ragazzi, hai capito? Ti proteggeremo. Ora calmati che è solo un incubo> strano ma vero, quel gesto inaspettato mi ha calmata davvero. Forse Lauro non è così tanto male come immaginavo.
Da quella sera non ho più chiuso occhio in tranquillità, infatti la notte non dormo o dormo pochissimo e sul mio volto di sono formate due macchie scure sotto gli occhi .

Piccolo uomo in deserti giocattolo- Achille LauroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora