9-Come me

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Sono passati un po' di mesi da quell'incontro e di Giorgio non c'è più traccia. La situazione con  Lauro è tornata la stessa ma ho deciso di stare al suo gioco e rispondere alle provocazioni. Non nascondo il fatto che il ragazzo fisicamente mi attrae parecchio, ma c'è qualcosa nel suo carattere che mi sta portando a voler conoscerlo sempre di più.

<vai così, metti una mano sul fianco che sei perfetta> Luca, il mio capo, mi fa sentire a mio agio avanti la fotocamera anche se a me non è mai piaciuto farmi fotografare. Non so come sia riuscito a convincermi ad accettare il lavoro. Appena mi ha vista in discoteca subito si è avvicinato proponendomi un colloquio dicendo che ero la "bellezza" che stava cercando.
<Luca sei sicuro che questo vestito sia adatto per il talkshow di stasera?>Eh già, da quando faccio la modella molti programmi televisivi mi hanno chiamata per delle interviste ma ho sempre rifiutato, non mi sentivo pronta, e non lo sono neanche ora però Luca ha insistito dicendo che se non avessi accettato almeno una volta non avrei mai iniziato ad abituarmi e su questo gli do ragione. <certo, sei bellissima, ora puoi rivestirti e andare a casa che abbiamo finito lo shooting> mi sorride lasciandomi due baci sulle guance <ci vediamo più tardi nel camerino dello studio televisivo. Sii puntuale> <si, a dopo>
Mi rivesto e torno a casa con questo abito striminzito. Sono nervosa e trovo che l'abito sia troppo scollato e inadatto per me.
<sono a casa> urlo posando le chiavi sul davanzale della cucina. Non sembra esserci nessuno in casa, probabilmente saranno a pranzo dai ragazzi. Salgo in camera ed appena apro la porta mi si presenta avanti una scena paradisiaca: Lauro ancora tutto gocciolante con solo un asciugamano in vita, seduto sul suo letto intento a scrivere qualcosa. <oh scusa, pensavo non ci fosse nessuno. Esco subito> dico girandomi aprendo la porta ma Lauro mi ferma per un braccio <aspetta, vorrei leggessi una cosa> mi porge un foglio in mano e leggo ogni riga di ciò che c'è scritto. Probabilmente è una canzone.<wow Lauro, sono senza parole, è... è davvero bellissima> sapevo avesse talento ma questa davvero è spettacolare. <davvero ti piace?> il suo sguardo è puntato su di me <Si Là. Davvero. Non è una cosa da me farti dei complimenti, e probabilmente sarà l'unica volta in cui te li farò, ma scrivi testi bellissimi, mi piacciono tutti, sono poesia per me e le mie orecchie.> Lauro è impietrito, forse non si aspettava un tale complimento ma sono cose che davvero mi sono uscite dal cuore. Dopo un paio di minuti si risveglia dallo stato di trance in cui si trovava e mi abbraccia. COSA CAZZO STA SUCCEDENDO? LAURO DE MARINIS CHE MI ABBRACCIA? AVRÀ BEVUTO O FUMATO, PER FORZA. <Grazie, è davero importante per me> sussurra queste cose al mio orecchio e si stacca dall'abbraccio. Quel contatto mi ha provocato mille brividi per tutto il corpo. Cosa cazzo mi stai facendo Laurè. <Ora però esci che me dovrei vestí che sto mezzo nudo.> ora il suo tono è più freddo quasi come per ricomporsi dal momento di "fragilità" precedentemente avuto.

Piccolo uomo in deserti giocattolo- Achille LauroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora