19-Scelgo le stelle

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<Sai, era da tanto tempo che volevo dirtelo, mi piaci da morire> sussurra Pier al mio orecchio lasciandomi un bacio sul collo e stringendo le sue mani ai miei fianchi per poi farle scendere sul mio sedere. Sono impietrita, non me lo aspettavo. <sei ubriaco Piè> <no.. cioè si.. però si dice che da ubriachi si dice sempre la verità. E la verità qui è che mi piaci da impazzire. Mi stai mandando fuori di testa.> si avvicina ancora di più <So che per te non è lo stesso, però ti prego, concedimi solo questa notte. Sii mia per una notte, ti scongiuro.> sembra sincero. Mi giro intorno beccandomi lo sguardo di Lauro prima puntato su di me e poi su Piè. Sembra incazzato.
Questa potrebbe essere la mia occasione. Mi rigiro verso Pierfrancesco <solo per una notte?> domando al ragazzo <Si, sono per una notte, promesso> risponde lui. A questo punto mi assicuro che Lauro stia ancora guardando noi per poi prendere il viso di Pier tra le mani e baciarlo trascinandolo nel bagno che precedentemente era stato occupato da Lauro e quella pischelletta.

La festa è finita ed io ho un grosso mal di testa che potrei scoppiare da un momento all'altro. Mi poggio delicatamente sul letto cercando di tenere gli occhi chiusi già sapendo che passerò un'altra nottata in bianco. Vengo raggiunta da Lauro, ha una bottiglia di rum in mano e cammina tutto traballante tanto che appena mette piede in camera cade a terra ridendo come il pazzo. È ubriaco fradicio. Mi alzo porgendogli una mano per farlo rimettere in piedi. Lui l'afferra e abbassa il capo seguendo i miei passi verso il suo letto. Il silenzio è lancinante ma è lui ad interromperlo qualche minuto dopo <Scopa bene Pier o scopa come parla?> domanda acido scoppiando in una grassa risata sotto il mio sguardo inceneritore.
<Che c'è principè? Forse non te dovevo mettè sto argomento n'mezzo?> continua <Lauro cosa vuoi?> domando seria <Lui te piace?> ora il suo tono è serio <No.> rispondo secca <e allora perchè te lo sei scopato?> <Lauro è tardi e sono stanca. Ma poi a te che importa?> inizio a spazientirmi. Prima fa tutto lo stronzo e si scopa chiunque e poi fa il geloso, dovrebbe fare pace con se stesso. <Me importa, eccome se me importa.> sopira  <Te hai visto che so stato co quell'artra, ed hai anche visto che ero incazzato.> sussurra così piano tant'è che sembra parlare tra se e se <Ci sono, te stavi cercando di famme ingelosire> ride <Sai, non pensavo che la tattica de farme vedè n'giro ci n'artra bastasse pe farte ingelosí. O almeno non così tanto pe fatte addirittura vendicá> ammette continuando a ridere.
<Il gioco è bello se si gioca in due, Lauro. Ora dormi che è tardi, sei ubriaco e come se non bastasse, mi stai dando anche sui nervi con questo discorso.> rispondo secca non  facendogli capire se ha ragione o meno.

Piccolo uomo in deserti giocattolo- Achille LauroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora