Disclaimer:
So che questa non è
una canzone in se per se
ma l'amo troppo e non
posso non metterla .
Mi sta tanto a cure
specialmente perché
mi ha aiutata molte
volte e mi ha tenuta
compagnia quando c'era
la quarantena e boh mi
ricorda quel periodo
e quindi mi sento di
consigliarvi di ascoltarla🥺.
Chiudo questa parentesi
augurandovi buona lettura 🤍🤍.Da quel giorno Lauro mi evita ma probabilmente meglio così, tra Pier che si è praticamente montato la testa, i paparazzi appostati in ogni angolo della strada, le continue sfilate e il ritorno dei miei, non credo possa reggere anche le provocazioni del ragazzo. Anche se mi manca, mi manca da morire.
<Edo, posso parlarti? Ho bisogno di un consiglio, sto per diventare pazza.> mi avvicino al ragazzo sedendomi vicino a lui sul divano <Certamente stellina, che succede? Non hai una bella cera> è preoccupato. D'altronde lo fa sempre quando mi vede in difficoltà, lo faceva spesso anche quando eravamo piccoli e, nella casa a mare dei miei, passavamo la notte nel giardino a guardare le stelle e parlare per ore e ore, fino a quando uno dei due non crollava e l'altro provvedeva a coprire entrambi con una coperta per ripararci dal venticello notturno tipico di quelle stagioni. <Mi ha chiamata mamma, lei e papà vogliono vedermi. Sono venuti a Salerno per salutare i nonni> i suoi occhi si sgranano. Lui sa tutto ciò che ho passato e sa anche che non ci sentivamo da anni ormai. <cosa hai intenzione di fare?> <Non lo so Edo, non sono sicura di volerli vedere> sospiro <Anna, sono sempre i tuoi genitori, perché
no?> il suo tono è diventato serio <Sono sempre i miei genitori, questo è vero, però a me sembra che io sia loro figlia solo quando conviene a loro. Perché non mi hanno cercata prima? Perché proprio ora che sto iniziando ad essere qualcuno?> inizio a scaldarmi battendo il pugno sul tavolino di vetro che abbiamo avanti al divano. <Non so perché propio ora, fatto sta che secondo me una chance dovresti dargliela. Non dico di perdonarli per non averti cercata, ma almeno parlagli> <non voglio andare sola> sussurro tra me e me ma credo che il ragazzo abbia sentito dato che sospira e mi prende la mano incrociando le sue dita alle mie lasciandogli poi un bacio per poi continuare a parlare <Verrei molto volentieri io, ma lo sai che devo partire con Davide e Pie per Verona> sospira <so che la cosa che ti sto per dire non ti farà piacere, ma vorrei andassi con Lauro> lo guardo stranita, sa che ultimamente non ci salutiamo neanche più <Lauro?> domando <Si, Lauro. So benissimo che non lo sopporti, ma se c'è lui so che sei in buone mani e che non può succederti nulla> il ragazzo si alza dal divano lasciandomi un bacio sulla fronte per poi urlare un PENSACI dall'altra stanza lasciandomi così, persa tra i miei pensieri.
STAI LEGGENDO
Piccolo uomo in deserti giocattolo- Achille Lauro
Fanfiction"Mi hai salvato dal deserto che ho dentro da anni, ho finalmente trovato da mia oasi."