14-Marilù

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Esco dalla doccia e mi accorgo di aver lasciato intimo e pigiama in camera. Dopo essermi maledetta 16 volte in 16 lingue diverse cerco un asciugamano abbastanza grande da poter coprire la maggior parte del mio corpo e, dopo aver pregato tutto il calendario gregoriano e tutto il calendario cinese che Lauro non fosse in camera, un po' per il bacio di prima, un po' per l'imbarazzo di essere mezza nuda avanti a lui, esco dal bagno come un ninja affinché nessuno possa notarmi. Neanche a dirlo che appena apro la porta della camera trovo Lauro steso a pancia in giù sul suo letto con gli occhi chiusi. Ok si lo ammetto, mi si è stretto lo stomaco a quella vista, è così dannatamente bello che la voglia di baciarlo è davvero tanta. Scaccio quei pensieri dalla mia testa, non posso aver pensato davvero di volerlo baciare. Sarà colpa del vino. Dato che Lauro sta dormendo opto per cambiarmi stesso qui in camera, infilo l'intimo con ancora l'asciugamano sul corpo per poi lasciarlo cadere per terra per mettere il pigiama. <Che bel tatuaggio,  non sapevo ne avessi uno> dice alzandosi dal letto venendomi incontro e percorrendo con un dito le linee del tatuaggio che ho sul fianco per poi soffermarsi sugli altri che ho sul resto del corpo. < Mi stai spiando mentre mi cambio Lauro?> mi giro con fare serio verso di lui senza però coprirmi <Sei tu che hai deciso de cambiatte n'camera.> si avvicina di più a me facendomi indietreggiare facendomi sbattere contro il muro poggiando le mani ai lati del viso per bloccarmi  <pensavo dormissi, ma comunque questo non ti da il diritto di guardarmi> cerco di fargli togliere le mani per cercare di uscire dalle sue grinfie ma invano. <Beh principessa, se me metti n' ben di Dio avanti non vedo perché non dacce n'occhio> il suo viso è ad un palmo dal mio, credo di non aver mai mantenuto così tanto il respiro in vita mia. Le nostre labbra si sfiorano i nostri respiri si fanno più pesanti e sincronizzati tra loro ma lui interrompe tutto girandosi e andandosene <mettite er pigiama e dimme quanno hai finito che so stanco e vorrei riposà> mi urla dal corridoio.
Ma chi cazzo lo capisce questo.Prima cerca di baciarmi e poi se ne va. Deve mettere un po' in pace se stesso ed io appresso a lui. Non posso cominciare a provare qualcosa. Non per lui almeno.

Spazio autrice:
Non so scrivere romano, perdonatemiiii
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Piccolo uomo in deserti giocattolo- Achille LauroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora