15.

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Eddie's POV

<Miei cari amici, le paludi della disperazione si avvicinano sempre di più... il vostro esercito è stato decimato dai seguaci del culto di Vecna; avete due possibilità – entrare nelle paludi e forse perire nell'impresa o ritirarvi.>

<Ma Vecna è scomparso!> dichiarò Mike.

<Ma i suoi cultori vivono! Inoltre, il nemico è stato visto cadere giù dalla torre, ma ricordate che il suo corpo non è mai stato ritrovato, inoltre, non dimenticate che è un potente negromante.>

Quella sera c'era anche Sinclair con noi.

Ero contento quando la squadra era tutta al completo – i ragazzini avevano delle ottime dinamiche di gioco, si vedeva che erano molto portati.

<Will il saggio avrebbe saputo cosa fare!> affermò Dustin sconsolato.

Io, Jeff, Gareth e Grant lo guardammo interdetti.

<Will è il nostro amico che si è trasferito in California; ti sarebbe piaciuto, è sempre stato il nostro Dungeon Master più fantasioso.> ci chiarì Wheeler.

<Un rivale?> aggrottai le sopracciglia, ma arricciai le labbra in un sorriso.

<Sì, ma un degno rivale.> confermò Sinclair.

<Ma ragazzi, dobbiamo decidere adesso cosa fare, non possiamo aspettare di telefonare al vostro amico.> intervenne Grant che come sempre capiva fischi per fiaschi.

<Io dico di procedere!> fece risoluto Henderson.

<Ma ci sono rimasti si è no 20 punti attacco.> scosse la testa Gareth.

<Sì ma non possiamo ritirarci proprio adesso. Siamo arrivati fin qui.> confermò Dustin.

<Io sono d'accordo... provare o perire!> affermò deciso Wheeler.

<Provare o perire!> confermò Sinclair.

<Provare o perire!>

<Provare o perire!> esclamarono tutti in coro alzando il braccio.

<Ebbene miei coraggiosi e un po' folli amici, sono costretto ad informarvi che le paludi della disperazione celano pericoli in ogni angolo – oltre ad essere affollate dai cultori del negromante, sono anche pericolosissime per chiunque ci si avventuri senza essere equipaggiato.> rivelai e loro rimasero senza parole.

<Ma noi siamo armati.> affermò Jeff.

<Vi ricordo che Grant è già caduto, e inoltre, io intendo equipaggiati psicologicamente - le paludi della disperazione si agganciano ai vostri ricordi più tristi e solo chi fa tesoro e utilizza le memorie felici come se fossero un talismano riuscirà a superarle.>

<Cazzo> dissero tutti insieme.

<Non c'è niente di sbagliato nel ritirarsi quando le cose vanno male.> sottolineai.

<Provare o perire!> ripetette Dustin con convinzione. E tutti lo seguirono.

Caddero uno dopo l'altro e rimasero solo Henderson e Sinclair.

Provarono fino alla fine, ma la partita terminò con un pareggio.

La sig.ra Wheeler ci era venuta ad informare che era mezzanotte passata e non potevamo proseguire oltre. Dopotutto stavamo giocando da più di quattro ore.

Rimettemmo tutto a posto e mi preoccupai di rassicurare i ragazzi che avremmo proseguito la campagna il prima possibile.

Lasciai Sinclair a casa con il mio van e mi rimase Dustin da accompagnare.

<E' stato bellissimo stasera, Eddie. Cioè, le partite con te sono sempre inaspettate e movimentate.>

<Mi fa piacere che vi divertiate. E' il mio passatempo preferito organizzare campagne e giocare con voi.>

<Più della musica?>

<Sono due cose diverse – in D&D metto in scena un personaggio, quando suono, invece, sono davvero me stesso.> ammisi, grattandomi il mento.

<Capito. Un po' come Sally.>

Sentendola nominare mi venne per un attimo un piccolo tuffo alla pancia, che cercai di scacciare.

<Anche lei suona?> cercai di porre la domanda nel tono più neutrale possibile, ma in realtà morivo dalla curiosità di saperne di più.

<Suona?? Lei era un fenomeno! Era anche iscritta al conservatorio ed era tra i primi del suo corso!>

<Wow. Avevo capito che doveva essere molto portata da quando mi ha riportato la Warlock in un lampo.>

<Sì, diciamo che ha ereditato il talento dai genitori.>

<I suoi genitori sono musicisti?>

<Zio è un musicista e zia una manager.>

<Ahh.. wow!> ero molto ammirato.

<Sì, ma dopo la loro separazione Sally è venuta qui e non ne ha voluto più sapere di riprendere in mano uno strumento.>

<I tuoi zii sono separati?> domandai sinceramente dispiaciuto.

<Esatto. Praticamente si odiano. E la separazione è stata dolorosissima. Ma ti prego, non farne mai parola di queste cose che ti ho detto. Mamma e Sally si fanno scappare pochissime notizie con me e credo che mia cugina mi ammazzerebbe se sapesse che te ne ho parlato.> si grattò la testa.

<No, ma certo, scherzi? Assolutamente, sarò muto come un pesce.> ammisi. <Comunque mi dispiace molto, immagino tua cugina ne soffra molto.>

<Moltissimo. Lei era molto più solare in passato. Ogni volta che ci vedevamo per le feste era una risata continua. Adesso invece è quasi sempre triste e malinconica.> scosse la testa.

<Mi dispiace davvero.>

Arrivammo dagli Henderson e il mio amico scese.

Restai qualche secondo a guardare le luci del piano di sopra della casa, immaginandomi la ragazza in camera sua. E al pensiero che era vicinissima mi venne un altro piccolo colpo alla pancia.

Inoltre, dopo quanto rivelatomi da Dustin, riuscivo a capirla un po' di più e forse riuscivo anche a comprendere come mai fosse così stronza il più delle volte. Cercai di ricordarmelo la prossima volta che si sarebbe comportata così con me e decisi di fare del mio meglio per non prendermela.

Poi, rendendomi conto che ero davanti casa del mio amico a fissare le finestre a mezzanotte inoltrata, mi convinsi a mettere in moto, ingranai la marcia e mi diressi verso il campo caravan, prima che qualche vicino, scambiandomi per uno stalker, decidesse di chiamare la polizia.


***

ciao a tutt*, innanzitutto volevo ringraziarvi per le stelline e per i commenti, mi spronate a scrivere sempre di più e adoro quando mi dite cosa ne pensate perchè mi fate capire che sto riuscendo a trasmettere quello che intendo **

perciò, grazie mille **

fatemi sapere che ve ne pare di questo capitolo, completamente su Eddie ** non è stupendo nella foto che ho messo come copertina di questo capitolo? ** io lo adoro **

Take on me - Eddie MunsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora