8.

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<Robin, ma sei matta??? Che ti è venuto in mente di dirgli allo svitato che saremmo andate a sentire il suo gruppo???>

<Dai, è una cosa nuova. Ti lamenti che non facciamo mai niente!>

<Mah, davvero. Sono sconvolta. Se non ti conoscessi bene, penserei che ci hai fatto un pensierino.>

<Ahahahaha. Chi? Io? Sul freak?>

<Esattamente.>

<Bella battuta. E casomai il pensierino ce lo hai fatto tu, ma non te ne rendi nemmeno conto....>

<Io???? Ma scherzi??? Ma nemmeno se fosse l'ultimo ragazzo sulla terra!!!>

<Mmm, e allora perché gli avresti aggiustato la chitarra in un baleno, sentiamo?>

<Perché volevo fare una buona azione? Perché amo la musica? Perché volevo mettermi alla prova per vedere se riuscivo ancora ad aggiustare un pickup? A questo non hai pensato???> ero davvero furiosa.

<No. Sono sincera.> ammise, abbassando lo sguardo.

Io non risposi. Poi continuò.

<Ho fatto un guaio? Guarda che se non vuoi, non andiamo, eh? Mica siamo obbligate.>

Io continuavo a non parlare.

<E dai. Scusami, ho esagerato. Ti prometto che ti farò avere appuntamento con Jason Carver... ah no, lui è fidanzato... e allora dimmi quale altro membro della squadra ti piace che ti assicuro che lo farò cadere ai tuoi piedi!>

<Non mi piace nessuno e non voglio nessun appuntamento, Robin!>

<Okay, allora nessun appuntamento. Dai, stasera ce ne stiamo da te a vederci un film o ad ascoltare musica. Che ne dici? Porto il nuovo album di Madonna?.... Anzi no, gli A-Ha. Oggi al negozio compro il loro ultimo singolo che ti piace tanto, okay?>

Mi fece lo sguardo da cerbiatto e non potei fare altro che annuire.

<In realtà ho un po' di erba che volevo condividere con te, stasera. Me l'ha data lo strambo, prima che me lo chiedi.> la anticipai e lei alzò le mani per dichiarare la sua innocenza. Poi aggiunsi. <Anche con Steve se tornasse dal maledettissimo viaggio con la sua ragazza.> ammisi.

<Ahhhhhhh, non contare su di lui. Tanto torna con una ed esce con un'altra. Ormai è un caso senza speranza. Comunque, meglio così, più erba magica per noi due. Tra l'altro non so nemmeno se l'avrebbe fumata.>

Mi abbracciò, facendomi passare il malumore. Entrammo in palestra che la lezione era già cominciata e il prof. ci sgridò. Argh! Dannata Robin!

___

EDDIE'S POV

Me ne stavo tornando alla lezione di scienze, riflettendo su quanto accaduto poco prima.

Non che ci avessi capito poi molto... la ragazzina non voleva venire a vederci suonare e su questo non ci pioveva. Sul perché la sua amica avesse invece insistito tanto, era quello che non riuscivo a capire.

Ma ne valeva la pena starci a perdere tempo?

La sera precedente ero giunto alla risoluzione che non avrei dovuto impelagarmi in cose molto più grandi di me. E avrei dovuto mantenere quella strategia.

Di ragazzine viziate e annoiate ne avevo conosciute fin troppe.

Ero rimasto scottato già un bel po' per Chrissy Cunnigham e anche lei aveva finito per deludermi, mostrandosi uguale a tutte le altre, andando appresso a quell'idiota di Jason Carver.

Certo che questo era successo anni fa. E ormai ci avevo messo una bella pietra sopra.

Da allora mi ero deciso ad evitare quel genere di persone e a buttarmi a capofitto nella musica.

Nonostante le mie ferme convinzioni non riuscivo a non pensare a quanto successo poco prima. Scossi la testa. Davvero non ci capivo niente di ragazze. Restavano un vero mistero per me.

Entrai in classe con la mente piena di domande senza risposta. Tirai fuori il libro di scienze della terra e mi apprestai ad ascoltare una noiosissima lezione sulla teoria di Wegner.

---

Appena suonò la campanella uscii alla velocità della luce andai verso il mio van. Dovevo andare a casa a prendere la chitarra e gli altri attrezzi e poi sarei dovuto andare da Gareth per le prove prima del concerto dei 'Corroded Coffin'.

Arrivai dal mio amico tutto trafelato e sinceramente emozionato – non suonavamo dal vivo da un bel po', e sapere che finalmente avremmo potuto farlo – facendoci anche pagare – mi rendeva davvero felice.

<Ehi ragazzi.> li salutai.

<Sistema gli amplificatori lì davanti.> mi disse Gareth.

<Sì, sì, lascia tutto lì. Poi tanto gestiremo le cose diversamente al locale.> proseguì Jeff.

<Ma ci pensate? Finalmente invece di essere pagati in panini e bibite, riceveremo del denaro vero! Ancora non posso crederci!> esclamai.

<E meno male che la tua amica è riuscita a ripararti il pickup in tempo!> affermò Jeff.

<Non è una mia amica. Non la conosco nemmeno in realtà.> mi affrettai subito a dire, mettendomi sulla difesa.

Entrambi si guardarono.

<Okay, ma è stata molto gentile.> convenne Gareth e Jeff annuì.

<Sì, ma per quello è stata ricompensata eh.> ammisi. <Comunque dai, concentriamoci con le prove e non perdiamo tempo in chiacchiere inutili.>

Sistemammo gli amplificatori e cominciammo a suonare.

Le vibrazioni della mia chitarra mi arrivavano dritte nella pelle. Speravo di riuscire a trasmettere tutte le emozioni che provavo suonando a chi ci ascoltava. Stasera ne avrei avuto la conferma. Finalmente.

Con questi pensieri, convenni che quella giornata non avrebbe fatto altro che migliorare.

*** 

ciao a tutt*

sono sempre più affezionata a questa storiella, e spero davvero che vi stia piacendo ^^

se volete fatemi sapere che ne pensate con una stellina o un piccolo commento :)

grazieeeee **

Take on me - Eddie MunsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora