6.

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La serata trascorse piacevolmente. Erano appena passate le 23 quando sentimmo bussare alla porta.

Max corse ad aprire e sulla soglia c'erano Dustin e Mike.

Vidi la delusione sul volto della mia amica nel non vedere tra quelle facce quella del suo fidanzato/ex/amico (?) Lucas, e allo stesso tempo la gioia nel vedere i suoi amici.

<Ciao Max. Siamo venuti a cercare Sally. Mamma sta venendo a prenderci.> disse Wheeler, salutando la ragazza.

<Ciao. Come è andata la partita?> domandò la rossa.

<E' stato uno scontro all'ultimo sangue, ma alla fine vince sempre il Dungeon master, è troppo forte.> ammise Dustin scuotendo la testa.

<Il master sarebbe Munson?> chiese la ragazza, aggrottando la fronte.

<Esattamente. E' un cazzo di genio.> esclamò entusiasta mio cugino.

Wheeler annuì e Max alzò gli occhi al cielo.

<Se potesse, lo sposerebbe.> aggiunsi io ridacchiando e la mia amica fece una risatina.

<Senti, non parlare proprio tu, che mi hai fatto rimanere come uno scemo davanti a lui! Perché non potevi dirmi che avevi aggiustato proprio la sua chitarra??> mi rimproverò.

<Proprio tu che lo adori come un dio, non hai riconosciuto la sua Warlock... eh eh eh, non ci siamo caro mio, proprio no!> scherzai io, ma lui si incupì.

Un clacson interruppe la scenetta e ci girammo verso la macchina della sig.ra Wheeler.

Salutammo Max e ci avviammo.

Detti un'ultima occhiata in giro e mi resi conto che lo strambo ci stava osservando seduto sui gradini della sua casa, mentre stava beatamente fumandosi una canna.

Feci finta di non averlo visto, salutai la sig.ra Wheeler e salii.

___

EDDDIE'S POV

La partita era stata un vero successo! I ragazzi mi avevano dato davvero del filo da torcere, e, nonostante l'assenza di Sinclair, erano riusciti a portare avanti la campagna.

Avrei dovuto parlare con il ragazzo, non poteva assentarsi proprio in un momento così cruciale. Scossi la testa, in fondo erano solo un branco di ragazzini, anche se molto svegli. Ed io ero per loro una specie di guida nelle paludi del liceo di Hawkins, e avevo gettato loro un salvagente per non affondare.

Sorrisi nel pensare a quando diversi anni prima mi ero sentito esattamente come loro, sperduto e isolato. All'epoca c'era stato Rick 'Spinello' Lipton che mi aveva introdotto al gioco D&D e anche al 'business' nell'ambito delle sostanze stupefacenti.

Detti un sorso alla lattina di birra che avevo accanto e aspirai un tiro – erba pipa – la migliore del decumano sud. Sorrisi scuotendo la testa, a come la ragazza non avesse colto la battuta.

Il pensiero mi tornò a lei. Avevo dimenticato quanto successo in camera, a causa del fervore della partita a D&D.

La moretta mi aveva davvero sorpreso – mi aveva salvato, in quanto in questo modo, il giorno dopo avrei potuto suonare e magare fare anche qualche soldo, che facevano sempre comodo. Certo, si era confermata essere la stronza di qualche giorno prima. Ma forse era proprio questo ad aver suscitato la mia curiosità.

Inoltre, aveva sicuramente qualche strano scheletro nell'armadio che molto probabilmente aveva a che fare con la musica e io con queste cose ci andavo a nozze. Sapevo benissimo quanto poteva essere importante. Per me, ad esempio, la musica era fondamentale, era una delle mie ragioni di vita, ed era una delle poche cose che mi spingevano il mattino ad alzarmi dal letto.

Mentre sorseggiavo la lattina, mi era venuto in mente il flash di quando prima in camera avevo stretto le sue mani – avevo sentito una specie di scarica, che speravo con tutto me stesso lei non avesse percepito. Non volevo che una ragazzina stronza pensasse che io potessi essere in qualche modo – cosa? Attratto? No way. Affascinato? Mmm, forse. In fondo lei aveva fatto un ottimo lavoro. E in quella parte sperduta del mondo non era facile trovare qualcuno che ci capisse di chitarre, pickup, maschere, cavigliere, ecc.

Scossi la testa. Non volevo andarmi ad impelagare in qualcosa che molto probabilmente era più grande di me. Avevo già fin troppi problemi e non potevo certo permettermi di aggiungerne altri.

Certo andava anche considerato il fatto che la ragazzina era stata un lampo ad aggiustarmi la mia piccola e lo aveva fatto anche in maniera eccellente.

Tornai in camera e inforcai la Warlock. Accordo di re, passai con delicatezza le dita sulle corde, e la piccola rispose con la sua voce melodiosa.

Chiusi gli occhi e mi lasciai trasportare dal potere della musica. Mi era ritrovato a suonare un vecchio pezzo dei Black Sabbath. Poesia.

Ancora con gli occhi chiusi ebbi un flash: la moretta che mi osservava rapita. Riaprii gli occhi di scatto. Mi ripetei che non avevo bisogno di altri problemi nella mia vita. E lei sembrava davvero una che me li avrebbe potuti procurare.

Sospirai, posai la mia amata chitarra e provai a dormire.

L'indomani sarebbe stata una lunga giornata. Mi aspettava finalmente un concerto.


*** 

ciao a tutt*

grazie nuovamente ai miei lettor*, spero che vi stiate appassionando.

capitolo nuovo per me, e non molto facile da scrivere, dato che ho swappato POV, ed è la prima volta che scrivo come Eddie. Che ne pensate?

Cheers **

Take on me - Eddie MunsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora