Mi svegliai con la testa che mi rimbombava e un dolore insolito alla mano destra – più che dolore, in realtà, era un fastidio, come se fosse intorpidita e non riuscissi più a muoverla. Cercai tastarmela con la sinistra e nel farlo mi accorsi di avere qualcosa al polso.
Mi sollevai di scatto, pensando che questa volta l'avessi davvero persa e la testa sembrò scoppiarmi ancora di più. Misi a fuoco la scena che mi ritrovai davanti perché aveva del surreale: io nel letto di Eddie, con lui addormentato di fianco a me, con il polso sinistro, legato al mio destro da un paio di manette.
Strabuzzai gli occhi e mi assalì una vampata di calore, mista a vergogna.
Che avevo combinato? Ero ubriaca al punto di aver commesso qualche sciocchezza? Avevo praticamente un vuoto su quanto accaduto da quando avevo messo piede in casa Harrington a seguire.
Mi gettai sul cuscino, sospirando. Poi mi voltai verso Eddie e solo il vedere il suo volto sereno mentre dormiva mi rese più tranquilla – a questo aggiunsi il fatto che eravamo entrambi vestiti sotto le coperte, quindi mi rilassai un pochino.
Avevo il cuore che mi batteva a mille quando mi trovavo accanto a lui, ormai quel posto era il nostro angolo di paradiso e non potevo più farne a meno.
Gli accarezzai i capelli e provai a rimettermi a dormire, ma il dolore alla testa e quello alla mano mi tenevano ben sveglia.
Fantasticai su cosa avrei voluto fare con quel 'braccialetto' e sospirai.
Dopo qualche minuto, però, il dolore si stava facendo sempre più pressante e fui costretta a scuotere il moro per svegliarlo.
<Ehi, Eddie.> lo mossi un pochino e poi cominciai a lasciargli dei piccoli baci a fior di labbra.
Sembrava dormisse, ma ad un certo punto mi sentii stringere un fianco e tirare verso di lui.
<Sei sveglio, allora?> ridacchiai.
<Che bel risveglio!> mi sussurrò, facendomi rabbrividire.
<Già, ma lo sarebbe ancora di più se non avessi la testa spaccata in due da questo dolore lancinante e un assurdo intorpidimento alla mano!> dichiarai con sincerità, provando a muoverla.
<Cavolo, mi dispiace! Provo a cercare le chiavi, ma devi seguirmi.> indicò con una smorfia le nostre braccia unite.
<Ah okay. Adesso scoprirò tutti i segreti del famigerato Eddie Munson?> lo presi in giro, mentre provavo ad alzarmi senza ampliare il rimbambimento al capo e lui cercava in giro per la stanza.
<Praticamente li conosci già tutti. Anzi, fin troppo...> si fermò, ma mi lanciò uno sguardo acuto, come se stesse scannerizzando i miei occhi.
<Ah sì?> feci curiosa, mentre lo seguivo per la camera con i sensi allentati.
<Non ricordi nulla di ieri sera?> mi chiese arrossendo.
<Ehm, non tanto a dirti la verità. Ho fatto qualche cazzata? A parte queste intendo?> indicai il nostro 'bracciale'.
<No, no, non preoccuparti.> ma sembrava deluso.
Il mal di testa mi impedì di indagare oltre. Lui cominciò a rovistare nei cassetti della scrivania, tirando fuori pile e pile di fogli di carta pieni di annotazioni.
<Sono testi di canzoni?> ero incuriosita.
<No, sono le mie campagne per D&D.> ridacchiò.
Aprì un altro cassetto, dove non volle farmi indugiare troppo sul contenuto, ma si abbassò ancora di più e cominciò a tastare al suo interno.
<Eccole!> esultò dopo un po', estraendo due piccole chiavi unite da un gancio.
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Take on me - Eddie Munson
Fanfiction[Storia Completa] in revisione Se amate la musica degli '80s e Stranger Things questa è la storia che fa per voi. È ambientata tra la terza e la quarta stagione. Hawkins. Autunno 1985. Sally Henderson ha quasi 18 anni. Da pochi mesi vive con sua...