20.

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Eddie's POV

Ero stupito e anche molto impressionato – Sally era la figlia di uno dei miti del rock – quando Dustin mi aveva detto che il padre era un cantante pensavo che facesse parte di in un gruppo sfigato e non di uno di quelli che avevano fatto la storia del progressive rock di Chicago; cioè gli Impressive Rugs avevano ispirato così tante band con il loro stile! E non avevo assolutamente pensato che il cantante avesse potuto utilizzare un nome d'arte. Cioè Joel Marr, un diavolo di chitarrista!

Ora mi spiegavo come mai la ragazzina ne sapesse così tanto di concerti e strumenti e mi avesse aggiustato la Warlock in quanto? Tre secondi?

Scossi la testa, incredulo. Avevo accanto a me la figlia di una star.

<Che c'è?> mi chiese lei fissandomi strano.

<Stavo pensando che sul sedile passeggero del mio van ho la figlia di una celebrità.> scossi di nuovo la testa, ancora incredulo.

<Vedi perché non volevo parlartene? Ti prego, non farne parola con nessuno!> mi implorò.

<Ma perché, cioè che c'è di male? Non è una bella cosa? Se io fossi figlio di un musicista me ne andrei a tappezzare Hawkins di manifesti!>

<Fidati non è così. Non è una cosa di cui vantarsi così tanto. Perciò, ti prego Eddie, non farti sfuggire questa cosa con nessuno.> era davvero accorata.

Ebbi un piccolo colpo allo stomaco quando la sentii di nuovo pronunciare il mio nome. La guardai per un attimo e notai che aveva gli occhi lucidi.

Cavolo, allora doveva esserci qualcosa di molto grave sotto, e io mi stavo comportando da vero idiota.

<Scusami, non volevo insistere. Sappi che non dirò niente a nessuno. Stai tranquilla, il tuo segreto è al sicuro con me.>

<Promesso?> mi tese la mano.

<Promesso.> gliela strinsi e in quel momento ebbi una serie di piccole scosse che dalla mano si propagarono nel resto del corpo.

Sembrò tranquillizzarsi un po'. Mentre guidavo ce ne stavamo in silenzio, ognuno assorto nei suoi pensieri, fino a che raggiungemmo Cornwallis, dove abitava Gareth. Frenai davanti casa sua e la ragazza mi guardò curiosa. Decisi di prendere la parola.

<Siamo a casa di Gareth – di solito facciamo le prove nel suo garage. Ti va di assistere per dare un'occhiata agli strumenti e capire un po' il sound della band? Se non vuoi, o sei impegnata ti riporto a casa.> ma nel mio cuore speravo che lei volesse rimanere.

<No, va bene.> aprì la portiera per scendere.

Sorrisi e smontai a mia volta.

***

Sally's POV

Il garage di Gareth era parte di una tipica casa benestante americana, dopotutto questo era il quartiere dei Wheeler e qui abitavano famiglie che potevano definirsi le tipiche famiglie americane.

Cercai di riprendermi dalle forti emozioni del pomeriggio – era la prima volta in mesi che avevo nominato mio padre, e vedere come il chitarrista avesse provato ammirazione era stato un vero pugno nello stomaco. Mi morsi l'interno della guancia per evitare che gli occhi mi diventassero nuovamente lucidi.

Credevo che il ragazzo lo avesse notato prima, ma gli ero molto grata del fatto che mi aveva risparmiato eventuali domande curiose. Cominciavo a conoscerlo meglio, e non era poi così male in fondo. Sospirai.

Suonammo il campanello e ci venne ad aprire il proprietario, che fece una faccia meravigliata quando mi vide assieme al leader della loro band.

<Caro il mio batterista.> fece il riccio sorridendo, mettendogli una mano sulla spalla, <ti presento la nostra roadie.> mi indicò con un gesto teatrale.

<Coooo.... Wow, ma è fortissimo! Dammi il cinque roadie!> fece entusiasta, alzando il palmo, ci battei la mia mano.

<Entrate, gli altri arriveranno a breve.> ci indicò l'ingresso.

Dopo poco mi spostai verso il garage che avevo già notato appena scesa dal van in quanto aveva la porta aperta. Cominciai ad osservare la batteria, era una Sabian B8 con percussioni Zildjian ZBT, davvero fighe.

Presi le bacchette e provai a percuoterle sui tamburi e sui piattelli, mi venne facile, e il dolore alla mano era sopportabile.

<Niente male.> fece il chitarrista, facendomi sobbalzare.

<Credevo fossi ancora dentro con Gareth.> ammisi.

Proseguì a fissarmi in quella maniera tutta sua – a tratti bizzarra, a tratti imbarazzante.

<Sono arrivati gli altri.> esordì il nostro ospite, indicandoci Grant e Jeff che portavano con sé i propri strumenti, interrompendo quello strano scambio di sguardi.

Jeff era la seconda chitarra elettrica del gruppo, mentre Grant suonava il basso.

Dopo che i ragazzi li ebbero informati della mia entrata nel gruppo e dopo varie pacche sulle spalle, cominciarono a suonare una cover dei Metallica.

Passai in rassegna gli amplificatori, ma mancava proprio quello che aveva avuto un guasto la scorsa settimana. A fine canzone glielo feci notare.

<Colpa mia.> ammise il leader. <Ce l'ho a casa e con la fretta di andare a parlare con i gestori dei locali ho dimenticato di caricarlo sul van.>

<Ho bisogno di vederlo per evitare che abbia nuovamente problemi nel bel mezzo del concerto martedì.> rivelai.

Gli altri componenti del gruppo ci guardarono sconvolti. In effetti, non li avevamo ancora messi al corrente dell'ingaggio al The Hideout nella foga di informarli prima della mia entrata nella band come roadie.

<Ah sì, non ve lo abbiamo detto – martedì suoneremo al The Hideout.> ammise Eddie soddisfatto.

<No way!>

<Ma sei un mito, capo!>

<Non ringraziate me, è stata Sally con il suo tocco magico.> mi lanciò uno sguardo talmente ammirato da farmi arrossire.

<Sally, sei la nostra lady giustiziera!>

<Evviva la nostra lady!>

Fecero entusiasti e io diventai ancora più rossa e minimizzai con le mani.

Ero riuscita a rendere quei ragazzi così felici che per la prima volta dopo mesi fui soddisfatta di me. Mi avvolse una strana sensazione di calore.

<L'ho fatto con piacere.> rivelai con sincerità e in quel momento commisi il grave errore di guardare il chitarrista negli occhi e notai che mi fissava con un'intensità tale che avrebbe potuto accendere le luci dei lampioni lì di fuori.

E per un attimo, lo ricambiai.


*** 

ciao a tutt*, volevo ringraziare tutte le persone che stanno aggiungendo questa storia nelle loro raccolte, e tutti voi che la supportate con commenti e voti** 

che ne dite di questo capitolo? la musica sta unendo un po' di più i nostri eroi? fatemi sapere cosa ne pensate **

Take on me - Eddie MunsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora