Avevo avuto anche la benedizione di Steve e Robin per intrufolarmi nel negozio nel giorno di chiusura. Ma l'ansia continuava ad attanagliarmi lo stomaco. Avevo deciso di indossare dei vestiti da vera ladra (non che lo fossi mai stata, anzi) ma come insegnavano Diabolik ed Eva Kant, il nero era d'obbligo. Così misi un dolcevita nero con sotto dei jeans a vita alta neri e anfibi. Per il trucco molto basic: matita nera e mascara e capelli legati con una coda alta.
Ecco, ero pronta per andare a rapinare la White House.Appena sentii il rumore della frenata di una macchina (quel ragazzo era un vero pericolo al volante!), capii che era arrivato il mio partner in crime e scesi di sotto.
Non appena squillò il campanello Dustin corse ad aprire, anticipandomi.
<Ciao Eddie. Entra pure, amico!> lo salutò con una pacca sulla spalla.
<Ciao Dustin. Come va?> gli rispose l'altro entrando in casa, sorridendogli.
Io ero ferma sulle scale a guardare l'interazione tra i due – erano molto dolci.
Come se avesse avvertito il mio sguardo su di lui, il moro si voltò.
<Ciao.> mi sorrise, lasciandomi per un attimo interdetta.
<Ehm, ciao.> scesi le scale, stando molto attenta a non inciampare.
<Allora dove ve ne andate di bello?> ammiccò Dustin con il suo sorriso contagioso.
<Oh, Sally mi aiuta con l'amplificatore.>
<Te lo avevo detto che era bravissima!> esclamò orgoglioso. E io fui sopraffatta da tutto l'affetto che provava per me.
<Quindi parlate di me durante le vostre strane riunioni di nerd?> scherzai, ma vidi che Eddie aveva abbassato lo sguardo.
No way! Parlavano davvero di me?? Non potevo crederci. Avrei dovuto farmi un appunto mentale e domandare i dettagli a mio cugino il prima possibile.
<Veramente giochiamo a D&D e non abbiamo tempo di parlare di altre cose.> lo salvò in calcio d'angolo Dustin.
<Mmm... comunque, andiamo?> chiesi afferrando le chiavi del negozio e infilandole nello zaino della scuola.
<Buona serata ragazzi! Non suonate troppo, mi raccomando!>
Lo salutammo e uscimmo.
<Hai un look da vera scassinatrice – potresti andare con i nani alla montagna isolata per riprenderti il tesoro di Smaug!> disse in un risolino, squadrandomi dalla testa ai piedi.
<Il tesoro di chi?> gli risposi abbastanza interdetta, inarcando il sopracciglio.
<Di Smaug. Il terribile drago che ha rubato il tesoro dei nani!> ripetette.
<Oddio sono troppo agitata per il reato che sto per commettere grazie a te, che non riesco a stare dietro alle tue citazioni da nerd de Il Signore degli Anelli!> risposi decisa, sfregandomi le mani.
<E' Lo Hobbit, non Il Signore degli Anelli.> scosse la testa.
<Che differenza fa?>
<Lascia perdere. Allora, pronta?>
<Se dico di no che succede?>
<Niente, tanto andremo comunque.> sorrise mentre metteva in moto.
<Devo dire tutte le mie preghiere oppure deciderai di guidare in maniera decente stavolta?> gli domandai mentre agganciavo la cintura di sicurezza.
Non mi rispose, ma alzò gli occhi al cielo.
Cominciavo a trovare quei battibecchi così naturali che mi stupii molto.
STAI LEGGENDO
Take on me - Eddie Munson
Fanfiction[Storia Completa] in revisione ⚠️ATTENZIONE⚠️: quest'opera è protetta da copyright © - sono vietati plagi, anche in modo parziale. I contenuti presenti in quest'opera dei quali l'unica proprietaria è l'autrice, effycurtis, non possono essere copiat...