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Le feste sono passate, siamo a metà gennaio, alla fine io e Christian abbiamo deciso di tenere il bambino, abbiamo passato notti insonne a piangere, non sapevamo cosa fare, ma alla fine abbiamo preso la scelta che più ci sembrava giusta per noi, ci siamo presi le nostre responsabilità e abbiamo iniziato questo nuovo percorso che ci terrorizza ma allo stesso tempo ci incuriosisce.

I nostri genitori?

I miei ancora non lo sanno, sono terrorizzata all'idea di dirglielo, non so come la prenderebbero, quindi voglio aspettare un po'.

I genitori di Chri invece lo sanno, gli abbiamo chiesto di non dirlo a nessuno e in effetti così hanno fatto.
Dirlo a loro ci è stato di grande aiuto, si sono mostrati molto felici per noi e molto disponibili.

Ovviamente non l'abbiamo detto sui social, voglio aspettare almeno di compiere 19 anni, poi prima ovviamente lo dirò ai miei e alle persone più importanti.

A lavoro lo sanno, sono stata "obbligata" a dirlo per motivi di salute, ho parlato molto con Giulia Pauselli, essendo stata incinta l'anno scorso più o meno nello stesso periodo mi ha dato molti consigli su come affrontare la cosa.

Le prime visite sono andate bene, tutto sembra nella norma, è un mese che sono incinta, il bambino dovrebbe nascere i primi di settembre.

Sento però un peso, forse il fatto di nascondere la cosa mi appesantisce le giornate, vorrei tanto liberarmi da questo pensiero, forse dovrei dirlo almeno ai miei genitori.

Ed è questo quello che farò oggi, è domenica, sto andando a casa mia insieme a Christian, oggi lo diremo ai miei.
Per tutto il viaggio non fiato, ogni tanto Christian mi fa qualche domanda a cui io mi limito ad annuire, in fondo so che anche lui è preoccupato, ma non vuole farmelo vedere. Sto pensando alle parole migliori per annunciare la cosa. La prima a saperlo sarà mia mamma, mio padre oggi lavora quindi lo saprà una volta tornato

"Ciao amore, ciao Christian" mia mamma ci apre la porta e ci invita ad entrare, ci mettiamo a sedere e iniziamo a parlare del più e del meno.
Poi io prendo coraggio, decido di prendere in disparte mia madre, portarla in camera mia e svuotare il sacco.

"Mamma, ho una cosa da dirti, anzi da darti, te promettimi che finirai di leggere e poi parlerai, però ti prego restami vicina" dico cercando nella borsa la lettera che avevo preparato qualche settimana fa e che portavo sempre dietro aspettando il momento migliore.
"Va bene, però mi stai facendo preoccupare, è una cosa bella o brutta?"
"Dipende" dico dandogli la lettera
"Allora..." Dice iniziando a leggere ad alta voce

"Cara mamma, vorrei avere il coraggio di parlare, ma come tu sai bene mi emoziono facilmente e finirei per piangere senza finire il discorso.
Sai che per me sei sempre stata un punto fondamentale sin da piccola, in ogni momento sei sempre stata pronta a sostenermi.
Abbiamo affrontato molti ostacoli insieme, non importava la distanza, potevi essere pure dall'altra parte del mondo, ma sei sempre stata la prima ad aiutarmi.
Nonostante la separazione avvenuta quando ero ancora troppo piccola per capire, tu sei sempre stata forte per me e mi hai aiutato a raggiungere il mio sogno, anche se poi soffrivi anche tu.
Sei sempre stata un esempio per me e continuerai ad esserlo grazie alla tua determinazione, gentilezza e umiltà, sei riuscita a crescere due figli senza fargli mancare niente.
Cercherò di prenderti come esempio anche per crescer i miei figli e spero che tu mi aiuterai, sarai di sicuro un'ottima nonna, forse un po' giovane, come del resto io sono ancora giovane per essere mamma, ma spero che mi rimarrai accanto in questo lungo percorso che ci ha stravolto la vita e che abbiamo pensato per molto se intraprendere. Quindi per riassumere spero che rimarrai accanto a me, a Christian, e al piccolo esserino che sta crescendo dentro di me."

Mia mamma resta qualche secondo a fissare la lettera, probabilmente la starà rileggendo, mentre io la guardo con gli occhi lucidi e le guance bagnate da qualche lacrima.
Dopo qualche secondo mi guarda con area stupita, forse un po' di rimprovero, poi dopo un po' i suoi occhi iniziano a riempirsi di lacrime e finiamo per abbracciarci e piangere insieme.

"Sei incinta vero?" Chiede singhiozzando
"Si mamma, so che ho ancora 18 anni e Christian 20, ma ci abbiamo pensato a lungo, abbiamo passato notti e giorni intere a pensare a quale fosse la scelta migliore per tutti. Però abbiamo capito che abbiamo una casa, un lavoro stabile, siamo messi bene economicamente, quindi abbiamo deciso di prenderci le nostre responsabilità e tenere questo bambino"
"Io tesoro non so cosa dire, la scelta è vostra, io vi ammiro perché è una scelta coraggiosa, sai quanto è difficile affrontare una gravidanza e crescere un bambino, soprattutto alla tua età, però se ti senti pronta, anzi vi sentite pronti, sappi che io vi resterò accanto"
"Grazie mamma davvero"
"Rimarrai sempre la mia piccolina sappilo"
"Va bene, e io sarò felice di rimanere sempre la tua bambina" dico ridacchiando.

Dopo aver parlato anche insieme a Christian della situazione sono molto più tranquilla, anche lui sembra più sereno anche se rimane da affrontare mio padre che essendo molto protettivo penso che potrebbe prendere la cosa un po' male.

Però prima è il turno di mio fratello, con lui sarà una cosa molto tranquilla e divertente, quindi ho deciso di mettere il test di gravidanza in una scatolina con un bigliettino con scritto
Pronto ad essere zio?

Non vedo l'ora di vedere la sua faccia, per fortuna dovrebbe tornare a momenti.
"Ciao a tutti" dice entrando e venendo in salotto dove eravamo.
"Ciao cricetino" lo saluto io
"Basta usare quel soprannome"
"C'è un regalo per te"
"Davvero, non ti facevo così gentile"
"È un regalo da parte mia e di Chri" dico porgendogli la scatolina
"Ok, spero non sia un paio di calzini"
Poi apre la scatola, guarda il contenuto e poi noi due
"È-è tuo?"
"Si"
"Cioè vostro"
"Si"
"Quindi voi due, cioè voi due avete, Tn ti facevo più santarellina"
"Marco!" Gridiamo in coro io e mia mamma
"Ok ok scherzo, no vabbè sono felice, mi ci vedo come zio, lo porterò a scuola con la porche"
"Ma se hai 14 anni"
"Pace non mi interessa"

Continuiamo a scherzare sulla cosa per qualche minuto quando poi sentiamo la porta aprirsi e la figura di mio padre entrare in casa
"Buonasera a tutti"
"O ma quando me lo volevi dire che Tn è incinta"

Cosa

Mi giro subito verso Marco e lo guardo malissimo, lui capisce e apre leggermente la bocca

"Chi è incinta?"
Domanda facendo finta di non aver capito anche se sono sicura che ha capito benissimo
"Io" dico girandomi verso di lui
Silenzio.

"Tu, voi due, un bambino? Siete pazzi? Beh cioè, scusatemi devo prendere una boccata d'aria"
Dice prima di uscire nel terrazzino.

Abbasso la testa delusa, poi mia mamma si avvicina a noi due
"Vedrete che tra un po' tornerà e si scuserà, ha solo bisogno di qualche minuto per capire, credetemi accetterà la cosa"

"Lo spero...."




Spazio Autrice
Hey, sono tornata! ♥️
Ovviamente con molto ritardo però  l'importante è che sono riuscita a pubblicare il capitolo.
-Secondo voi il padre di Tn accetterà la notizia?
Il capitolo non è stato revisionato quindi mi scuso per eventuali errori.



Chi l'avrebbe detto? -Christian StefanelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora