Favij? No, Lorenzo.

Capitolo 1

Fui avvisata circa una settimana prima della partenza, e la mia reazione non fu delle migliori. Chi desidererebbe andare a trovare dei parenti lontani, probabilmente vecchi e decrepiti che abitano alla punta opposta dell'Italia? Avrei preferito di gran lunga passare quella settimana di vacanza concessa dalla scuola per stare con i miei amici, dato che a causa dei troppi compiti non potei stare molto con loro in quel periodo.
Si sa: Aprile e Maggio sono i mesi più duri dell'anno scolastico.

Dopo averci pensato su, realizzai che questo viaggio poteva anche non essere poi così male. Avrei visitato posti nuovi, conosciuto gente nuova, magari. Ma poi, nel mentre di tutti questi pensieri, mi bloccai. Questa poteva essere la mia occasione. Avrei potuto realizzare il mio sogno, andare nel tempio della mia passione: lo Juventus Stadium. Forse questo viaggio non sarebbe stato così noioso come credevo.

Continuando a fantasticare preparai le valigie e il mio zainetto che mi avrebbe accompagnato durante tutte le mie avventure. Sapevo benissimo cosa mettere dentro: cellulare, auricolari, il nuovissimo libro di Favij ancora non letto e il suo album di figurine, con l'intento di completarlo una volta arrivata in città.

Sapere di andare al nord mi fece subito pensare anche a una remota possibilità: incontrare Lorenzo. Sapevo benissimo che questo era praticamente impossibile, quindi cercai di non pensarci per non rattristirmi troppo.

Arrivò il fatidico giorno. Quella mattina avrei dovuto prendere l'aereo per Torino.