Capitolo 31

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Dopo poco tempo i nostri uscirono di casa, e noi ci ritrovammo di nuovo da soli, completamente soli. Devo dire però che non ero a disagio, lui era l'unico con cui non mi sarei mai sentita fuori posto. Stavo bene, sempre e dovunque. Perché mi fa quest'effetto? Ma domanda ancor più strana: perché invece di uscire con i suoi amici e mollarmi con i miei genitori, non esitava a rimanere con me? Già un bel po' di volte i suoi amici lo avevano telefonato per uscire, o magari per una partita alla play, ma lui niente, lui restava a casa con me. Pensavo a cosa si sarebbe inventato quella sera, a come avremmo passato il tempo. Erano ormai le 21 e lui propose di vedere un film. Io, lui, film, popcorn e divano: cosa potevo desiderare di meglio? Accettai e gli dissi di scegliere lui cosa vedere. Così lui preparò la tv, i popcorn e spense la luce. C'eravamo solo io, lui e il buio. Durante il film scappò qualche battuta, qualche risata. Eravamo davvero vicini, sentivo il calore della sua pelle sulla mia. Ogni tanto, lui che era alla mia destra, mi toccava la spalla sinistra pensando che io come un idiota mi sarei girata, magari spaventata. Allora io gli davo una leggerissima gomitata in pancia, e mentre mi avvicinavo sempre di più a lui. Ad un certo punto, non so con quale coraggio, appoggiai la mia testa sulla sua spalla, e lui come in risposta, mi cinse il collo con il suo braccio che appoggiò sulla mia spalla sinistra. Il cuore batteva davvero forte.

Favij? No, Lorenzo.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora