Capitolo 16

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Era strano. Lui mi faceva sentire a mio agio. Di solito sono molto più cauta con le persone che non conosco, più introversa e impacciata. Ma con lui era diverso. Sarà per il fatto che era come se lo conoscessi, sarà per il fatto che, diamine, è Favij, o sarà per il fatto che lui ed io andiamo maledettamente d'accordo, ma io con lui mi sentivo bene. Mi sentivo a casa, e lo conoscevo solo da poche ore.
Fissavamo il soffitto, senza parlare. Ad un certo punto però scattai in piedi. "Cazzo. Sono le 6:30! A che ora si alzano i tuoi di solito?!" dico ansiosamente a Lorenzo. Lui mi guarda con l'espressione di qualcuno che ha appena combinato un guaio, strizzando gli occhi e la bocca. "Adesso..". Rimasi scioccata. Okay. Calma. Se riesco a tornare in stanza senza farmi vedere è tutto a posto. Non posso permettermi di far capire loro che ho passato la notte con Lorenzo! Chissà cosa avrebbero pensato tutti! "Ti prego Lore mi devi aiutare" gli dico. "Stai calma, non è mica la fine del mondo, vedrai che andrà tutto bene", dice lui. Aveva ragione. Non era poi così grave in fondo. Così aprimmo la porta e ci affacciammo entrambi: non c'era nessuno. Ritornammo dentro tirando un sospiro di sollievo. "Okay, io vado." gli dico, "Grazie per la bella serata Lore, e scusami. Non so come mi sia venuta in mente una cosa del genere..". Lui mi guarda e mi mette una mano sulla spalla, "Sono felice che tu lo abbia fatto". Il mio sguardo che era prima fisso a terra, a quelle parole si sollevò immediatamente e si incollò al suo viso. Non credevo a quelle parole. Erano così belle.. Poi non capì più nulla. Mi ritrovai tra le sue braccia, sentivo il battito del suo cuore. E lui mi stringeva a sé, come si fa con qualcuno che ha bisogno di protezione.

Favij? No, Lorenzo.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora