Capitolo 25

7.4K 532 24
                                    

Dopo l'abbraccio, nonostante fosse già finito, ci guardavamo con un sorriso dolce, come fossimo ancora immersi in esso. Ad un certo punto però l'espressione di Lorenzo mutò: aveva ricordato qualcosa.. ma cosa? "Minchia devo andare a registrare!" disse guardando l'orologio. "Scusami Ale, avrei voluto girare per la città ancora un po' con te, ma devo registrare il video di domani.." disse ancora lui, con un tono di scuse e abbastanza dispiaciuto. "Ma scherzi?! Andiamo, non perdiamo altro tempo!" gli dissi sorridendogli e alzandomi contemporaneamente. Probabilmente non si aspettava una risposta del genere, ma forse un "Oh.. che peccato.. mi sarebbe piaciuto stare ancora un po'..", ma io non sono una tipa piagnucolona, cerco sempre di venire incontro alle esigenze altrui. Mi guardò per un attimo seduto sulla panchina, mentre io ero già alzata. Questo deve averlo sorpreso abbastanza, e dalla sua espressione sembrava stupito ma allo stesso tempo contento. Poi si alzò anche lui e cominciammo a camminare verso casa. Parlammo molto e ci divertimmo anche con piccole battute e scherzi. Ribadisco il concetto: lui riesce a farmi divertire come nessuno aveva mai fatto. Perché?
Arrivati a casa salimmo di fretta le scale, lui davanti, io dietro. Sempre correndo attraversammo il salotto, dove i nostri genitori stavano prendendo il caffè, li salutammo con un "Siamo tornati; ciao" velocissimo senza dargli neanche il tempo di capire cosa fosse successo e filammo in camera sua.

Favij? No, Lorenzo.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora