Capitolo 46

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"Vieni con me e non fare domande" mi disse portandomi verso la sua stanza tenendomi per mano. Io ancora frastornata lo seguì e una volta arrivati mi disse di sedermi. Era euforico e felice, si vedeva subito. Vederlo così mi fece sorridere, mi faceva stare bene. Quasi non mi domandavo più perché mi avesse svegliata nel cuore della notte o perché sentiva il bisogno di svegliare proprio me. Poi fra un passo e l'altro che faceva per la stanza ruppe il silenzio: "Aspettavo questo momento da secoli! Anni che aspetto di averlo! Non posso crederci! Guarda, guarda, guarda!", lo guardai divertita e un po' stranita. "Non vedo l'ora di provare questo videogame! Sarò uno dei primi al mondo! Sarà fantastico, è appena uscito! Devi provarlo con me!" mi disse trascinandomi verso la scrivania. Adesso era lui ad avere un'euforia tenera da bimbo, e mi rivedei molto in lui: forse non siamo poi così diversi.. Forse un'altra ragazza sarebbe rimasta delusa dal motivo per cui aveva deciso di svegliarmi, io invece ne ero entusiasta. Il pensiero che lui avesse voluto condividere una gioia con me mi rese davvero entusiasta. Non potevo esserne più onorata. Giocammo per tutta la notte, fino a quando io non ce la feci e crollai sulla sua scrivania. Non so cosa successe dopo, so solo che la mattina seguente mi svegliai nel suo letto.

Favij? No, Lorenzo.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora