Capitolo 21

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Lo Stadium era un po' distante da lì, quindi prendemmo un bus. La fermata a cui dovevamo scendere era comunque distante, perciò facemmo molta strada a piedi. Dopo aver camminato e parlato a lungo, mi ero quasi dimenticata di dove stavamo andando e che ero sempre più vicina al luogo tanto amato e bramato quando stavo seduta davanti al televisore guardando le partite svolte al suo interno. Mi ero dimenticata di tutto in realtà: scuola, casa, genitori, amici e Torino. Mai sono stata così libera da pensieri e vogliosa di divertirmi. Mai tutto intorno a me era scomparso tranne un unica persona. Mai sono stata innamorata. Ero con lui e ancora stentavo a crederci. Prendemmo una traversa sulla sinistra. Una traversa qualsiasi. Non ci feci caso e continuai a parlare con Lorenzo. Dopo qualche passo Lorenzo si fermò e io smisi di camminare solo qualche passo dopo. Mi girai verso di lui e lo guardai: "Che ti prende? C'è qualcosa che non va?". Lorenzo con la testa alta rivolta alla mia destra mi disse senza distogliere lo sguardo: "Girati!".

Favij? No, Lorenzo.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora