Capitolo 26

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Di fretta entrammo nella sua stanza tra risate e spintoni. Gettammo gli zaini sul letto e lui disse passandosi una mano tra i capelli con aria fiera: "Bene, adesso vedrai Favij all'opera!". Io allora gli chiesi se fosse sicuro che la mia presenza non gli avrebbe creato problemi, ma per l'ennesima volta lui mi tranquillizzò. Poi mi sedetti sulla parte sinistra del letto, in modo da non rientrare nell'inquadratura della videocamera. Una volta seduta, lui preparò il computer aprendo i programmi per registrare ed avviò il gioco. Si avvicinò le cuffie e il telecomando alla sua postazione, poi aprì l'armadio e frugò dentro: sta sicuramente per mettere la maglietta di FavijTV! Come previsto, tirò fuori la maglia blu e chiuse l'armadio. Poi si tolse la maglia che indossava, con molta calma. Mi guardò, e io distolsi subito lo sguardo abbastanza imbarazzata. Dopo aver messo la maglietta, si accomodò sulla sua solita sedia nera, indossò le cuffie e mi guardò. "Sei la prima persona che vede un video in diretta! Non sono mai riuscito a registrare davanti a qualcuno.." mi disse sorridendomi. "Sarà un onore, signor Ostuni" dissi, facendo la voce grossa. Lui rise, poi si girò verso il computer, battè la mano sinistra contro la destra con un fragoroso battito davanti al viso, poi disse: "Let's go!".

Favij? No, Lorenzo.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora