Capitolo 22

7.5K 536 14
                                    

Lì alla mia destra, l'edificio più bello che io avessi mai visto. Mi salirono le lacrime agli occhi, ma cercai di trattenerle. Poi corsi verso lo Stadium per vederlo più da vicino. Lorenzo rimase indietro e si avvicinò piano piano. Io ero lì immobile ad ammirare tutta la sua bellezza, e quando lui fu dietro di me disse: "Entriamo, dai." Ci dirigemmo verso l'entrata e dopo aver fatto qualche foto chiedemmo di entrare per visitarlo, ma quel giorno non era aperto alle visite. Ero delusa e triste, ma speravo di poterci ritornare. Lorenzo capì subito come mi sentivo e non ci mise molto a tirarmi su di morale. Solo lui poteva farmi ridere dopo una delusione del genere. Così, dopo avermi promesso che ci saremmo tornati, ci dirigemmo verso una rosticceria, per prendere qualcosa da mangiare. Durante il tragitto mi raccontò delle partite che aveva visto dentro lo stadio, dei giocatori, e robe del genere. Parlammo di tante cose, scherzammo e ci divertimmo davvero molto. Non pensavo più allo Stadium e alla delusione di qualche ora prima. Favij non esisteva. Io avevo davanti Lorenzo, ed era proprio quello che volevo. Lui non mi parlava mai del canale, a meno che non glielo chiedessi io. Penso che la cosa gli facesse piacere. Voleva che diventassi sua amica non perché lui era Favij, ma perché era semplicemente quel ragazzo timido, solitario ma allo stesso tempo pazzo e imprevedibile. Probabilmente aveva un po' paura, paura che la gente non amasse più Lorenzo, ma Favij. Io volevo lo stesso, volevo conoscere Lorenzo. E poi fino a quel momento avevo dovuto mentire, avevo detto di non conoscere il suo canale, che ne avevo solo sentito parlare. Volevo che non sapesse che io lo amassi già grazie a Favij, anche se qualcosa stava cambiando. Forse non amavo più solo Favij... Ma poi qualcosa andò storto.

Favij? No, Lorenzo.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora