Capitolo 49

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"Che genere di sfida?" disse incuriosita sua madre mentre io lo guardavo interrogativamente. "Più tardi ti spiegheremo quando torneremo con il primo premio" disse rovistando nel suo zainetto. "State attenti, mi raccomando." disse Laura, e uscimmo di casa. Cominciammo a camminare e io gli chiesi spiegazioni riguardo questa sfida di cui non sapevo nulla. "Si svolge all'interno di un quartiere di Torino. Hai presente Pac-man? Perfetto, immaginalo nella vita reale. È una sfida a coppie, i due che riusciranno a trovare più oggetti richiesti prima di essere stati presi da dei nemici vinceranno. Che te ne pare?" spiegò lui tenendo le mani in tasca mentre camminavamo. "Sarà fantastico! Non vedo l'ora!" gli risposi entusiasta. Andammo a fare colazione e poi arrivammo nel luogo in cui la gara avrebbe avuto inizio. Ci consegnarono una mappa e una lista di oggetti, ci diedero dei bracciali della sfida e ci fecero mettere sul punto di partenza, in attesa del via. Dopo una ventina di minuti partiamo. Cominciammo a correre, a schivare gli altri e a ridere. Lui mi teneva per mano e insieme sfrecciavamo tra la confusione, alla ricerca di quello che era il nostro primo obiettivo. Diverse volte ci ritrovammo davanti dei ragazzi partecipanti che si stavano fiondando sul nostro obiettivo, e allora noi correvamo ancora più forte, li superavamo e dopo aver preso l'oggetto correvamo via facendogli una linguaccia. Riuscimmo anche a scappare senza difficoltà da coloro che dovevano ostacolarci. Fu divertentissimo, inoltre questa gara aumentò moltissimo la nostra complicità: ci capivamo subito e insieme ottenevamo tutto ciò che volevamo. Inutile dire che arrivammo primi.

Favij? No, Lorenzo.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora