Capitolo 29

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Parlammo per una buona mezz'ora, dopodiché lui fece "Ti va di ballare?", e io gli risposi "B-ballare?". Non ero molto sicura di volerlo fare, ma quando si alzò e si diresse verso la wii, capii tutto: voleva giocare a Just Dance. Perchè no? "Sai che ti distruggo, vero?" disse lui fiero, ma con tono di scherzo. "Staremo a vedere, mio caro." dissi io, determinata a fargli rimangiare quelle parole. Avete presente quando pubblicava un video di Just Dance e in quel momento i polmoni chiedevano pietà per le troppe risate? Perfetto. Fu un continuo ridere, sbattere, tirarci i telecomandi addosso involontariamente, poi ci scusavamo ognuno in pensiero per l'altro e continuavamo a ballare e a ridere. Fummo poi interrotti dalle nostre madri, che ci stavano guardando dalla porta socchiusa. Loro ridacchiavano senza farsi sentire, infatti se non fosse stato perché io mi girai e mi accorsi della loro presenza, probabilmente avremmo continuato a giocare beati. Mi domandavo da quanto ci stessero guardando.. Ad ogni modo, stoppammo il gioco e grondanti di sudore, ascoltammo ciò che avevano da dirci. "Abbiamo pensato di andare a mangiare una pizza da qualche parte sta sera. Voi volete venire?" disse mia madre, accompagnata da Laura. Io e Lorenzo ci guardammo cercando di capire cosa volesse fare l'altro senza influenzarne la scelta.

Favij? No, Lorenzo.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora