Capitolo 23

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Eravamo seduti su una panchina in un parco non lontano da casa, stavamo parlando e ad un tratto mi arrivò un messaggio. "Che c'è di strano?" direte voi. Beh, dovete sapere che io non ho un tono di notifica normale. Io ne ho uno particolare. Quando arriva una notifica, il mio cellulare dice "MADOGNA", con la voce di Lorenzo. Ho sempre amato questa cosa, ma quel giorno la ho odiata. Quando arrivò il messaggio, non avendo messo il silenzioso si sentì perfettamente e rimasi paralizzata. Un brivido mi percorse la schiena. Lui era in silenzio e mi fissava serio. Non avevo il coraggio di guardarlo. Cosa avrebbe pensato di me? Che sono una falsa bugiarda? Che volevo prenderlo in giro? No! Non era così! Gli dissi immediatamente "Posso spiegarti!". Lui sospirò, e mi disse "Ti ascolto" con tono quasi rassegnato e un po' triste, ma non arrabbiato. "Vedi, io non te lo ho detto perché non volevo che tu pensassi che io fossi una di quelle ragazze che ti sposerebbero solo perché, beh, sei Favij. Io volevo essere una tua amica, non di Favij. Avevo paura che l'essere una tua fan avrebbe condizionato i tuoi riguardi nei miei confronti. Io.. volevo solo conoscere il vero Lorenzo, e mettere da parte Favij. Lorenzo io..." non terminai la frase che lui mi mise un dito sulla bocca in segno di far silenzio. "Non c'era bisogno che mi mentissi, capisco quello che vuoi dire, ma devi capire che questo non cambia le cose. Tu stai conoscendo Lorenzo, proprio come vorresti tu. Non è un problema, anzi mi fa piacere che ti piaccia quello che faccio e che non ti fermi a quello che è Favij. Lo apprezzo, e ti ringrazio" Lo guardai con lo sguardo di chi si sente in colpa, ma è allo stesso tempo sollevato. Le sue parole mi fecero capire molte cose. "Scusami ancora, Lore.".

Favij? No, Lorenzo.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora