Capitolo 9

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Ad un certo punto non sostenni più il suo sguardo penetrante, e decisi di rompere il silenzio. Mi girai verso la sua scrivania, che era alla mia sinistra e mi avvicinai ad essa. "Dimmi un po', se volessimo sommare tutte le ore di gioco di tutti questi videogames..." non mi diede il tempo di finire. "Un eternità, ma per un videogiocatore come me sono come anni durati secondi. I videogames hanno sempre fatto parte di me." Lo guardai sempre più incuriosita e continuai. "Belle queste cuffie, sembrano anche ottime", e mi rispose ridendo: "non puoi sapere quanto, fanno prendere certi infarti.. pensa che una volta mi capitò addirittura di romperne un paio mentre registravo un horror!". "Non puoi sapere quanto ho riso!" gli avrei risposto, ma non potei. Quindi dissi: "Secondo me sei tu che sei un cagasotto!" con uno sguardo di sfida. Lui mi lanciò un'occhiata fulminea, quasi di sfida accettata. "Adesso ci divertiamo un po'. Che ne dici, piccola?" Si sedette sulla sua poltrona nera e mi fece segno di accomodarmi sulle sue gambe. Beh, non ci pensai due volte.

Favij? No, Lorenzo.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora