Capitolo 7

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Ero nel panico. Lui si ferma ad aspettarmi prima di continuare a camminare. Io mi alzo e lo seguo. Ci dirigiamo verso la sua camera. Siamo sempre più lontani dagli altri, di conseguenza siamo sempre più soli. Il cuore batte forte.
Quant'è alto. Io in confronto sono un tappo. E poi i suoi capelli, così scombinati e belli. Non ci potevo credere. Non solo avevo davanti Lorenzo, ma stavo andando insieme a lui nella sua stanza. Il paradiso di ogni sua fan. Lui ogni tanto si gira verso di me per controllare che io ci fossi ancora, mi sorride e io faccio lo stesso. Entriamo dentro e di nuovo sento una stretta al cuore a quella vista. "Benvenuta nel mio mondo" dice girandosi verso di me e allargando le braccia in alto, mentre continuava a camminare all'indietro dentro la stanza. Non si accorse però di un piccolo particolare: dalla sua mensola strapiena di pupazzi e roba varia, quella che tiene sopra il letto, era caduto uno dei pupazzi di Cat Mario, che giaceva beato a terra e che andò a finire sotto il suo piede destro. Così Lorenzo scivolò, ma riuscì a non farsi male. La scena fu alquanto esilarante! Ovviamente andai subito da lui con un espressione mista a risata e paura se si fosse fatto male. Lui aveva una faccia buffissima e dopo alcuni istanti cominciò a ridere e a ridere e io ridevo, e io vivevo.

Favij? No, Lorenzo.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora