Capitolo 19

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Salutammo tutti, e mentre stavamo uscendo Lorenzo disse: "Non aspettateci per pranzo!" e chiuse la porta alle sue spalle. Questo vuol dire che passeremo praticamente tutta la giornata da soli. Mi sento svenire. Fuori c'è una giornata stupenda. Il sole è alto nel cielo e i suoi raggi riscaldano la nostra pelle, come un caldo abbraccio. Chiudo gli occhi e alzo la testa al cielo, il vento leggero mi porta indietro i capelli: che sensazione stupenda.. Quando Lorenzo è dietro di me, mi prende la mano, e comincia a correre. "Sbrigati! Fuggiamo via!". Io gli correvo dietro alquanto sconvolta. "Ma sei pazzo?!" dicevo, e mentre ridevo. Adoro la sua pazzia, adoro la sua imprevedibilità, adoro lui. Se c'è una cosa che ho sempre amato nelle persone è la spontaneità, il non sapere mai cosa stanno per fare o dire. E Lorenzo è così. È spontaneo, pazzo e imprevedibile. Tutto di lui mi piaceva. Mentre correvo non guardavo altro che lui, non sapevo dove stavamo andando, non ne avevo idea. So che anche se avessi conosciuto il posto, non avrei comunque capito nulla oltre al fatto che stavo correndo insieme a Lorenzo. Lui mi faceva perdere la cognizione del tempo e della ragione. Nessuno mi aveva mai fatto sentire così. Chissà se è così che ci si sente quando ci si innamora..

Favij? No, Lorenzo.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora