IACBLUES.3DM

15 4 0
                                    

2020年 12月 01日,
ore 09:21.


shiro sedeva alla scrivania del suo ufficio e muoveva abilmente le dita sul materiale plasticato della tastiera del laptop; cercava di mettersi in contatto con i fornitori più fidati che aveva a disposizione. la cliente che si era rivolta allo studio aveva richiesto la ristrutturazione della mansarda del proprio palazzo, così come la selezione di mobili e oggetti che rimpiazzassero i cimeli presenti da anni. gli inventari erano pieni di elementi dai toni neutri e facilmente abbinabili; il legno dei mobili era di buona produzione e destinato a non deteriorarsi nel tempo. bisognava solo assicurarsi di fare arrivare ogni oggetto in tempo, al termine esatto dei lavori di ristrutturazione.

la supervisione di questi lavori, così come la ricollocazione degli spazi della mansarda, erano in capo all'architetto takahashi. questi cercava di gestire simultaneamente gli appuntamenti universitari e quelli lavorativi per preservare la propria immagine davanti ai colleghi.

"buongiorno." pronunciò l'alfa, dopo aver bussato alla porta aperta dell'ufficio del designer.

"... oh, buongiorno. pensavo che avessi lezione questa mattina, cosa ci fai qui?"

"per oggi la lezione è annullata, gli studenti sono stati avvisati in tempo... quindi sono qui, anche perché ho molto lavoro arretrato." l'uomo si appoggiò alla scrivania altrui, poi sorrise.

"... ah, ottimo." disse il beta "allora buon lavoro."

"speravo di vedere l'omega, ma l'ufficio di tuo cugino è completamente vuoto. sai dov'è?"

"no."

shiro era concentrato, il lavoro aveva la priorità assoluta, anche sulle vane chiacchiere che l'uomo di fronte a sé cercava di condividere. l'argomento, come se non fosse sufficiente, era quello che tentava di ignorare da giorni. il beta temeva di rendersi scortese, ma non poteva nascondere il disappunto che provava ogni qualvolta il maggiore menzionava l'apprendista.

"va bene, va bene. anche oggi vado a lavorare con la speranza che prima o poi quel ragazzo porti il suo bel culo alla mia scrivania."

"è uno studente..."

"non è più un mio studente. e poi è un adulto, saprà cosa vuole, no? tuo cugino gli sta sempre intorno, quindi non riesco a parlargli."

"dovresti lasciarlo stare, dico davvero... è un ragazzo molto diffidente." shiro cercava di non sospirare, ma gli era difficile.

"voglio solo scambiare qualche chiacchiera, così come sto facendo con te, che c'è di male?" l'architetto takahashi guardava shiro negli occhi e cercava di avere la sua approvazione.

il beta scosse il capo in segno di disapprovazione, poi sospirò nuovamente. il modo in cui l'altro lo ammaliava era perfido e frustrante. bastava un suo sguardo per distruggere la pace interiore che il designer cercava di ricreare; il maggiore conosceva bene shiro e sapeva quanto malleabile potesse essere alle volte, quindi spesso si approfittava della situazione per convincerlo a rivalutare le sue idee in favore delle proprie.

"credo che... non ti convenga." commentò il più giovane "è inutile cercare di avere qualcosa con... l'apprendista."

"e perché?"

"ecco..."

"ehi, 'giorno." tōma entrò all'interno dell'ufficio con una chiavetta usb in mano. poi si chinò appena per parlare a shiro di questioni personali, ma questi pensava solo a seguire ryōhei con lo sguardo: il trentenne aveva finalmente trovato kaoru da solo, in corridoio.

"buongiorno, ragazzino."

"... professore. buongiorno anche a lei." il moro fece un rapido cenno di capo, poi riprese a leggere le note disposte sullo schermo del cellulare.

PERSPECTIVE.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora