[R]POS_08.STP

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2020年 12月 14日,
ore 14:00.


"sei imbarazzante." pronunciò kaoru, addentando la merenda.

"io? perché?"

tōma osservava l'apprendista con curiosità. stringeva tra le mani un taiyaki con il ripieno alla nutella, un dolce incredibilmente popolare tra i più golosi. l'uomo credeva che kaoru avesse qualcosa da ridire, ma non riusciva a comprendere cosa turbasse l'altro.

"il taiyaki è più buono con la crema di fagioli azuki, lo sanno tutti. il ripieno alla nutella è una variante stupida... per bambini o per gli stranieri che non capiscono la nostra cultura."

"scusa, ma..." il biondo aggrottò le sopracciglia "magari a me non piace. o magari ho un'allergia, che ne sai?"

"sta' zitto."

"e il rispetto dove è finito?"

il giovane lanciò un'occhiata al biondo, fece una smorfia infantile, successivamente rivolse l'attenzione al proprio taiyaki: ne prese un pezzo e lo infilò nella bocca altrui con cattiveria. così facendo, riuscì a realizzare l'attimo di silenzio tanto desiderato. l'architetto mandò giù il boccone e cercò di valutare l'insieme di sapori.

"non è male..." borbottò poco dopo.

"vedi?" kaoru riprese a guardarlo "l'anko è superiore a qualsiasi altro ripieno. e una tazza di tè riesce anche a migliorarne il gusto."

"me la offri?"

"cosa?"

"la tazza di tè..."

"no."

"dai... ti ho comprato la merenda." l'architetto tentava di corrompere lo studente.

"hai insistito tu, io non la volevo."

"non te l'hanno mai insegnato che è bello ricambiare la gentilezza?"

"probabilmente, mentre me lo spiegavano, pensavo ad altro." il giovane scese dall'auto del maggiore e chiuse lo sportello con forza.

le sopracciglia leggermente inarcate lasciavano trapelare il fastidio che il giovane studente di architettura provava; tōma non aveva voglia di indisporlo ancora, quindi rimase in macchina.

"almeno poteva salutarmi." sussurrò.

il moro fece retromarcia poco prima di oltrepassare il cancello: aveva le mani chiuse a pugno e pareva ancora a disagio. si avvicinò alla bmw e bussò al finestrino del biondo, che non perse tempo ad abbassarlo.

"quindi? non volevi il tè?" domandò il ventenne.

"cosa?"

"... il tè."

"mi stai invitando a entrare? davvero?"

"se non ti va, puoi andartene." lo studente era rosso in volto "non ho tempo da perdere."

"ehi..." tōma non sapeva come sentirsi "potresti anche essere più gentile di così."

una volta parcheggiata la vettura, i due riuscirono a muoversi in direzione dell'appartamento del più minuto. tōma osservava la figura altrui con palese divertimento sulle labbra; in cuor suo il gesto del ragazzo era da apprezzare, in quanto piccoli eventi come quello avrebbero potuto migliorare ancora di più il rapporto che avevano. il moro aveva iniziato a gradire la compagnia del supervisore e, contrariamente a quanto consigliato dal cugino, non aveva adottato alcuna misura per distanziare l'alfa. inoltre ogni qualvolta che questi, al di fuori dello studio, si avvicinava per avere un bacio, kaoru glielo concedeva senza troppe lamentele.

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