Aurora tornò alla locanda sorridendo come un'ebete. Guardava il cielo stellato e si chiedeva come si potesse definire l'insieme delle emozioni che provava. Quando Juan l'aveva attratta a sé, accarezzato i suoi capelli, si era sentita protetta e al sicuro. Ma quando pensava che era il figlio dei Martinez, una profonda delusione turbava la sua anima. Gli dispiaceva, ma avrebbe evitato di rivedere quel ragazzo. In fondo sarebbe stato facile dimenticarlo, lo conosceva così poco. Eppure, solo lui le aveva fatto provato quei sentimenti sconosciuti fino a poco tempo fa.
Sbuffò e, prima di andare alla locanda, si fermò vicino il porto, dove vide José.
"Ciao José! Che ci fai qui?" gli chiese sedendosi accanto a lui.
L'uomo la guardò per un momento, per poi guardare nuovamente dritto avanti a sé.
"Penso, Aurora. E tu? Da dove vieni?"
"Dalla foresta, come al solito."
"Eri sola?"
Aurora sussultò a quella domanda, non sapendo cosa rispondere.
"No" disse infine.
"E con chi eri?"
"Con José. . Martinez"
José la guardò stupito, per poi contrarre la mascella.
"Che ci facevi con quello lì? Eh? Ti ha fatto del male? Ti ha umiliata? Rispondi!"
"Per l'amor del cielo, no José! Anzi, è stato.. Gentile.. molto diverso dai suoi genitori."
"Stai attenta Aurora, sono tutti della stessa razza! Lui non è di certo diverso!"
"E tu che ne sai? Non lo conosci!" esclamò lei arrabbiata. Era la prima volta che alzava la voce con José.
"E perché, tu lo conosci?"
Lei non seppe che rispondere e abbassò il viso.
"Non dirmi che quel ragazzo ti ha fatto perdere la testa! "
"Cosa? No.. non credo.. non lo so!"
"Aurora! Quelli sono un'altro mondo, non hanno niente a che fare con noi! Svegliati!"
"Lo so" sussurrò lei triste. José la guardò dispiaciuto. Lei si alzò e lo lasciò solo. Tornò nella sua camera con gli occhi lucidi, quando sul suo letto vi trovò seduta Emilia.
"Emilia! Perché sei qui?"
"Devo parlarti"
"Certo dimmi." disse Aurora togliendo la fascia dal capo.
"A te piace Miguel?"
Aurora scoppiò a ridere a quella domanda.
"Certo che no! Per me è come un fratello" rispose lei ovvia.
"Peccato che lui la pensa diversamente nei tuoi confronti"
Aurora tornò seria e guardò Emilia, che la fulminava con lo sguardo.
"Che vuoi dire?"
"Andiamo, non dirmi che non ti sei accorta del suo atteggiamento nei tuoi confronti: pende dalle tue labbra, ti guarda quasi con venerazione!"
"Ma cosa dici? Stai delirando! "
"Ascoltami Aurora. Sai bene i sentimenti che provo per lui, ma con te sempre in giro non posso conquistarlo come vorrei."
"Cosa.. cosa vorresti dire?"
"Che devi andartene."
Aurora si appoggiò allo scrittoio a causa di un giramento di testa.
"Ma cosa dici? Tu sei come una sorella per me! Dove andrò? "
"Non sono miei problemi. O vai via tu o vado via io."
Aurora la guardò sconcertata e cominciò a piangere.
"Non puoi farmi questo! Tu hai una famiglia, io no! Cosa potrò fare?"
Emilia guardò impassibile Aurora e un ghigno comparve sul suo volto.
"Ti ho già preparato la valigia. Addio, Aurora"
Aurora strinse i pugni. Aveva voglia di colpirla in pieno viso.
"Tua madre non sarà mai d'accordo!"
"Te l'ho già detto. O vai via tu, o vado via io."
Aurora sapeva che Mary sarebbe morta di dolore se anche Emilia l'avesse lasciata. Raccolse la sua valigia e scappò correndo dalla locanda. Gli era caduto il mondo addosso, si sentiva delusa e affranta. Dal cielo cominciarono a scendere grossi goccioloni, che la facevano scivolare ad ogni passo. Nel buio non ci vedeva molto, ma per fortuna sapeva a memoria la strada. Attraversò la foresta, il percorso più breve ma anche più complesso e scomodo, e cercò di arrivare il prima possibile al villaggio. I versi degli animali riecheggiavano tra gli alberi, e Aurora era impaurita e infreddolita. Al paese avrebbe cercato aiuto da qualcuno, in fondo era amata dai compaesani. Continuò a correre, ma cadde pericolosamente su un grosso tronco d'albero.
Nel frattempo il signor Salvador Martinez guardava la finestra fumando del tabacco. La pioggia lo rilassava e lo faceva riflettere. Ripensò a quando aveva solo vent'anni e tutta la vita davanti a sé. A quel tempo era innamorato di una nobile ragazza, Eleonora, ma la sua famiglia non accettava la loro relazione. Nonostante i sacrifici, loro si amavano, si incontravano di nascosto e progettavano una vita assieme, fin quando la famiglia di Eleonora non la costrinse a sposare un uomo molto più grande di lei e rimase incinta. Da quel momento nel cuore di Salvador non vi fu più spazio per l'amore, ma solo tenebre ed odio. In seguito sposò Beatrice, la sua attuale moglie, ma non riuscì mai ad amarla, nonostante avessero avuto due figli: Juan e Angelica.
Il suo cuore batteva sempre per una sola donna, Eleonora.
Salve a tutti ragazzi! Cosa ne pensate di questa nuova storia? Avete idee o consigli? Votate e commentate♥♥
Baciii
Adry
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Cuore ribelle
RandomSpagna, 1910. Aurora è una ragazza ribelle, spensierata e piena di vita, oltre ad essere bellissima. È stata trovata nella foresta quando era solo una bambina da due marinai, e da allora loro sono il suo mondo, la sua famiglia. Tutto procede normal...