Capitolo 19

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Aurora aspettò l'indomani con ansia. Adesso non era più così sicura di riuscire ad affrontare Juan e soprattutto di rivedere quel Pedro, ma qualcosa in lei diceva che era la cosa giusta da fare. Erano le 3 di pomeriggio ed Aurora stava pensando al suo piano, quando Mary entrò nella sua stanza.

"Continuo a non approvare la tua idea" disse la donna con dei vestiti da uomo in mano.
"Hai ciò che mi serve?"

"Ma mi ascolti quando ti parlo?"

"Sì Mary, ma niente e nessuno potrà farmi cambiare idea"

Mary sbuffò e porse gli abiti da uomo ad Aurora. Aurora si spogliò,  strinse i seni con una fascia ed indossò una camicia bianca e dei pantaloni neri consumati. Erano decisamente troppo grandi per lei, ma doveva accontentarsi. Sopra la camicia, indossò una giacca dello stesso colore dei pantaloni. Legò i lunghi capelli in una coda disordinata e pose sul suo capo un cappello da contadino.

"Che ne dici?" chiese la ragazza a Mary.

"Sei troppo femminile anche con quei vestiti addosso... aspetta un attimo" disse uscendo dalla stanza. Quando rientrò,  tra le mani aveva del terriccio nero. Glielo sparse per il viso e la guardò attentamente.

"Così va meglio.. hai già pensato come arrivare alla villa?"

"Sì Mary,  prenderò il cavallo di Miguel. Bene, è ora che vada. Dimmi Buona fortuna!"

"In bocca al lupo, tesoro" disse la donna dando un bacio alla ragazza "e stà attenta!"

Aurora sorrise ed uscì dalla locanda, dove trovò Miguel con il suo cavallo.

"Wow Aurora, non sembri tu" disse incredulo il ragazzo.

"Dici sul serio?"

"Beh.. cerca di camminare meno sensualmente,  magari piegati un pò in avanti e ovviamente modifica la voce e sarai.. perfetto"

"Grazie mille di tutto Miguel" disse Aurora riconoscente abbracciando il suo amico "un giorno ti faranno santo!"

"O perderò la testa a causa tua. Non ho ancora capito il motivo per cui vai alla villa e non sono per niente tranquillo"

"Ho dei conti in sospeso con i Martinez.. stà tranquillo, Miguel. Tornerò presto" concluse Aurora montando sul cavallo e dirigendosi verso la villa. Qualcosa in lei diceva che non sarebbe andato tutto nel migliore dei modi.

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Rosana era pronta per il giorno più importante della sua vita. Era il giorno della sua vittoria, del suo sogno realizzato.. finalmente tutti avrebbero saputo che Juan Martinez sarebbe stato solo suo. Era euforica, ansiosa, orgogliosa. Indossò un lungo vestito di seta color pesca, e legò i capelli in una elegante acconciatura. Era bellissima, perfetta, felice. Uscì dalla sua stanza e per il corridoio vide colei che sarebbe diventata sua suocera.

"Beatrice!" la chiamò.  La signora, vestita elegantemente con un vestito color verde smeraldo, guardò soddisfatta Rosana.

"Oh cara, sei splendida!"

"La ringrazio Beatrice. Finalmente il giorno che tanto aspettavo è arrivato"

"E finalmente mio figlio Juan sarà tuo"

"È sempre stato mio, signora" ghignò Rosana. Beatrice annuì soddisfatta.

Il ricevimento si sarebbe svolto nel giardino della grande villa, e le famiglie più facoltose della nazione erano già presenti. La gente umile era ammassata fuori, dietro i cancelli, troppo futili perché avessero contatto con i nobili.
Juan guardava gli invitati con un certo distacco. Non vedeva l'ora che quella buffonata finisse. Bevve l'ennesimo bicchiere di whisky.  Era nervoso, irascibile.
I nobili gli facevano grandi sorrisi, che lui fingeva di ricambiare. Le figlie dei signori lo mangiavano con lo sguardo, ma per la prima volta a Juan non ne importava nulla. Si guardò intorno: per un attimo, tra quelle fanciulle, sperò di vedere il volto di Aurora. Al diavolo anche lei! Da quando aveva deciso di non lavorare più alla villa, la sua vita era cambiata: non c'era più il dolce profumo dei suoi capelli nell'aria, non c'era più quella mente intelligente, arguta. Una bella ragazza lo distolse dai suoi pensieri. Aveva gli occhi azzurri e i capelli scuri, mentre la sua carnagione era perlacea.

"Fratellone,  cos'è questo musone? " chiese la ragazza sorridendo.

"Sai che odio questi ricevimenti, Angelica. Ma sono contento che tu sia qui"

"Non mi sarei persa il fidanzamento di mio fratello per nulla al mondo!"

Juan sospirò pesantemente ed Angelica gli diede una pacca sulla spalla, poi si avvicinò al suo orecchio.

"Andrà tutto bene, vedrai" sussurrò al fratello.

Juan fece un sorriso forzato e strinse la mano di sua sorella Angelica.
Quando tutti gli invitati arrivarono, il signor Salvador richiamò l'attenzione di tutti.

"Signori e signore, vi ringrazio immensamente per essere qui. Come molti di voi sanno, questo è un giorno molto importante per i Martinez. Il mio figlio maggiore, Juan, presto sposerà la sua fidanzata Rosana Perez. Che questa sia un'unione di amore e felicità. Un brindisi per i due fidanzati" disse Salvador con falso entusiasmo alzando il calice al cielo. Tutti imitarono il temuto padrone, mentre dalla folla di contadini partì un applauso.
Aurora guardò la scena disgustata. Tutti quei sorrisi,  quelle risate.. era tutto così irreale. Improvvisamente la signora Beatrice diede il via alle danze, e Rosana trascinò Juan al centro del giardino, stringendolo in un suo abbraccio. Una fitta di gelosia percorse Aurora. Juan sorrideva, ballava, ma qualcosa non andava in lui. Il suo sguardo era freddo, glaciale, distante. Si allontanò dalla folla, cercando un modo per entrare nella villa senza essere scoperta, ma improvvisamente qualcuno gli cinse il braccio. Aurora si girò di scatto e tirò un sospiro di sollievo quando vide Nora.

"Accidenti, mi hai spaventata!"

"Non urlare, Aurora! Vieni di qua, non ti vedrà nessuno" disse la giovane ragazza conducendo Aurora nel retro della villa. La ragazza ringraziò la cameriera e camminò cautamente, ma subito ebbe un'idea. Fece un bel respiro e cercò il nascondiglio di Juan.  È lì che si sarebbe nascosta. È lì che avrebbe aspettato Juan.

Salve ragazzi! Come vi sembra la storia? Cosa accadrà adesso? Votate e commentate (se volete xD)

Un bacioo
Adry

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