Capitolo 23

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La sera era calata già da un pò su Santa Helena, e Juan Martinez si ritirò nella sua stanza stanco ma estremamente felice e.. confuso. La sua vita adesso era legata a quella di Rosana, ma al momento non gli importava. L'importante era ciò che provava per Aurora: quando aveva posato le sue labbra su quelle della ragazza, si era sentito euforico e felice come un bambino. Che ragazza quella Aurora! Era giunta al ricevimento, per di più vestita da uomo, solo per vedere lui!
Si sdraiò sul suo letto e sorrise a quel pensiero. Inizialmente era attratto da Aurora solo fisicamente, ma ora.. e ora? Qualcosa di più lo legava a lei. Non gli importava più della classe sociale, della sua famiglia, sapeva solo che in quel momento voleva stare con lei e nessun'altra.
Il bussare sulla porta della sua stanza, lo interruppe dai suoi pensieri.

"Avanti" disse Juan con voce fredda ed infastidita.
Nella stanza, entrò una bellissima e pericolosa Rosana. Aveva lasciato i lunghi capelli biondi sciolti, e il suo corpo era vestito solamente da una vestaglia in pizzo corta e di color rosso fuoco.
Si avvicinò al letto di Juan con fare seducente e provocante, ma Juan non poté fare a meno di trattenere una risatina.

"Che ci fai vestita così, Rosana?" domandò il ragazzo, benché le sue intenzioni fossero abbastanza chiare.

"Non riesci a capirlo da solo? Ormai siamo fidanzati" disse lei avvicinandosi sempre di più a lui e lasciandogli un bacio sul collo.

Un tempo Juan avrebbe ceduto subito al fascino di Rosana, ma non quella notte.

"Torna in camera tua, Rosana"

"E perché? Non hai mai disdegnato la mia compagnia notturna"

"Sono stanco, và via"

La ragazza non l'ascoltò ma cominciò ad accarezzargli sensualmente il petto. Juan le afferrò bruscamente il polso.

"Allora non hai capito. Vai via" le intimò lui minacciosamente.

"Ne sei davvero sicuro? Lasciati andare" sussurrò lei cominciando a lasciare tante scie di baci lungo il collo e sul petto di Juan.
Per un attimo il ragazzo fu tentato, in fondo era un uomo e non un santo, e cominciò a ricambiare i suoi baci, ma improvvisamente l'immagine di Aurora gli comparve davanti agli occhi. Strinse il braccio di Rosana e la tolse da sopra di sé, stupendo la biondina.

"Non farmi essere cattivo. Vai subito via!!" urlò Juan.
Rosana, spaventata, scese dal letto e si diresse verso la porta, ma non senza lanciare uno sguardo di rabbia e delusione verso Juan.

Il ragazzo affondò la testa sul suo cuscino. Aurora lo stava cambiando.
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La mattina seguente, Aurora si svegliò stanca e con un fastidioso mal di testa. Era tornata in locanda, ma non aveva parlato più con nessuno, né con Mary e né tanto meno con Emilia. Non aveva dormito per tutta la notte: probabilmente sua madre, colei che l'aveva abbandonata e lasciata al suo destino, era nel suo stesso paese. Rabbia, rancore e curiosità erano padroni del cuore di Aurora.
Uscì dalla stanza con delle profonde occhiaie sotto gli occhi.
Appena Miguel la vide, non poté fare a meno di prenderla in giro.

"Sei in forma smagliante, Aurora" disse ridendo.
Aurora andò al bancone e si versò del latte.

"Già, mai stata più pimpante di così" disse Aurora sarcastica.

"Non hai dormito?"

"Nemmeno un minuto"

Miguel la guardò dispiaciuto, in seguito le accarezzò la mano.

"Di chiunque tu fossi figlia, di una regina, un governatore, un mercante, una veggente o addirittura di un marinaio, tu per me sarai sempre e solo Aurora, l'amica migliore che si possa desiderare " disse il ragazzo sincero. Aurora sorrise debolmente ed andò ad abbracciarlo.

"Grazie di tutto, Miguel" disse la ragazza stringendolo.

"Lo so, sono il migliore" ironizzò il ragazzo.
Aurora sorrise ma il suo sorriso si spense quando vide che Emilia li stava osservando. Si separò da Miguel ed uscì dalla locanda. Aveva bisogno di pensare.
Cominciò a dirigersi lentamente verso il suo posto segreto, vicino al laghetto, come i vecchi tempi. Era lì che aveva parlato per la prima volta con Juan. Già Juan.. un'altro gran problema. Arrivato al posto, si arrampicò su una grande quercia e si stese su un grande e robusto ramo. Quanto avrebbe voluto che Juan fosse lì. Sospirò.
Quella donna, Eleonora, le assomigliava davvero tanto. Stessa carnagione, stesso colore di capelli, stesse espressioni, stesso sorriso.. ed occhi diversi. Magari gli occhi verdi gli avrà presi dal padre, pensò. Chissà com'era suo padre, il suo vero padre. Decise che non le importava, perché per lei l'unico uomo che davvero aveva il diritto di essere chiamato padre era José. Quanto le mancava José.. Mary e lui avrebbero potuto essere la sua famiglia perfetta.

"Ehi, scimmietta, a cosa stai pensando?" disse improvvisamente una voce maschile.

Aurora guardò in basso e vide un Juan bellissimo e sorridente.

"Juan!" esclamò con un gran sorriso per poi scendere veloce dall'albero, con l'aiuto del ragazzo. Appena i suoi piedi toccarono terra, gettò le braccia intorno al collo di Juan, che ricambiò affettuoso.

"Avevo bisogno di te" sussurrò la ragazza. Juan sciolse l'abbraccio e la guardò attentamente.

"Accidenti Aurora, sei bianca come un lenzuolo! E queste occhiaie? " domandò il ragazzo preoccupato sedendosi vicino un albero ed appoggiando la schiena al tronco, mentre Aurora si sedette tra le sue gambe, appoggiando la sua schiena sul petto del ragazzo.

"Non ho dormito per tutta la notte.." confessò la ragazza.

"Mi hai pensato così tanto?" rise Juan.
Aurora gli diede uno schiaffetto sul braccio.

"Stupido" disse sorridendo.

"Allora? Mi dici cosa succede?"

Aurora prese un bel respiro.

"Ho visto una donna identica a me.. e ho paura che possa essere mia madre.. quella naturale"

"Ma.. come identiche? "

"Identiche Juan, siamo identiche! Puoi chiedere anche a tuo padre"

"Mio padre? E lui cosa c'entra?"

"Era con me quando l'ho vista.. mi ha beccato mentre stavo scappando dalla tua villa"

"Oh.."

"Juan, ho paura.."

"Ma di cosa, Aurora? Tu non hai paura di nulla"

"Ho paura di soffrire, Juan. Per te, per mia madre.. per tutto. Lei mi ha abbandonata, capisci?"

"Può darsi che è stata costretta, Aurora"

"No, Juan. L'abbandono è il gesto più meschino che si possa compiere. . Avrei potuto morire in quella foresta!"

Juan strinse forte Aurora e le diede un bacio sul capo.

"Ma tu ora sei qui.. con me.."

"Io.. desidero solo stare al tuo fianco" disse la ragazza spostandosi e posando la testa sul petto di Juan.

"Aurora, io sono qui, con te. Ogni volta che sei triste, ricorda che io correrei e ti stringerei, in modo da affogare tutte le tue tristezze"

Aurora sorrise e Juan le diede un delicato bacio sulle labbra.

"Sai Juan.. tu riesci a rendere il mio mondo più bello" confessò Aurora imbarazzata.

"E tu hai la capacità di farmi essere una persona migliore. Credo... credo che stai diventando tu il mio mondo, Aurora" disse Juan sincero.
Aurora sorrise felice e baciò Juan, che la ricambiò e che decise di proteggere quella ragazza ad ogni costo.

Salve ragazzi! Ecco a voi un nuovo capitolo! Che dolci Juan e Aurora, non è vero? *-*
Votate e commentate se il capitolo vi è piaciuto.
Baci
Adry

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