"Un'altro bicchiere, Mary" disse José ingoiando l'ennesimo rum.
"José, adesso basta. Stai esagerando!" lo ammonì Jack, il compagno con cui José trovò Aurora quando era solo una neonata.
"Stà zitto Jack!"
"So che sei preoccupato per Aurora, ma sono sicuro che sta bene. È in gamba quella ragazza"
"Non nominare quell'ingrata! Il solo pensiero che sia sparita.. così, nel nulla, mi manda in bestia!" ringhiò mandando giù un'altro bicchiere.
"Vedrai che ci sarà sicuramente una spiegazione. E poi è una donna, José, non una bambina!"
"Ehi! E quello chi è?" li interruppe Mary guardando verso l'entrata. I due uomini si girarono e notarono un giovane ragazzo vestito in borghese.
Il giovane si avvicinò sicuro al bancone.
"Un whisky, per favore " ordinò con voce sicura, per poi concentrare il suo sguardo sui due uomini.
"Lei deve essere José, non è vero? Aurora mi ha parlato tanto di lei.. e devo dire che l'ha descritta perfettamente" cominciò Juan.
"Aurora? E tu come fai a conoscerla? Eh? Rispondi!"
"Non mi sembra il luogo migliore in cui parlarne. Possiamo uscire?"
José annui e i due si diressero verso il porto.
"Allora? Sputa il rospo! Chi sei?"
"Juan Martinez, signore"
"Juan.. Martinez? Cosa hai fatto ad Aurora? Eh?" gridò José afferrandolo per la giacca.
"L'ho trovata svenuta per la foresta. Ora si trova nella mia villa. La prego di mollare la presa"
José si allontanò e lo guardò preoccupato.
"Svenuta.. per la foresta? O mio Dio! E ora come sta?"
"Sta meglio, è solo un pò stordita ma ha bisogno di riposo. Al suo risveglio il primo pensiero era per lei"
José portò le mani alla bocca.
"Ma perché è scappata? Perché non mi ha detto niente?"
"Mi ascolti. Sono venuto fin qui con un calesse. Aurora vorrebbe vederla.. venga con me e le spiegherò tutto" concluse Juan. José lo guardò diffidente ma la voglia di rivedere Aurora era così forte che acconsentì.
Appena giunsero alla villa, José e Juan corsero verso la camera di quest'ultimo, dove Aurora riposava.
Appena José entrò nella stanza, gli occhi di Aurora si illuminarono.
"José!"
"Aurora! Bambina mia!" esclamò José correndo da lei e abbracciandola.
"Come stai? Ti fa male qualcosa? E questa fascia che hai in testa? Hai sbattuto?" le chiese preoccupato.
"José tranquillo sto bene" rispose lei sorridendo dolcemente. Juan sorrise ed uscì dalla stanza, lasciando i due soli.
Si diresse verso la cucina per mangiare qualcosa, ma nel salotto vide il padre leggere il giornale su un comodo divanetto. Quest'ultimo alzò lo sguardo e mise da parte il quotidiano.
"Juan! Come sta la nostra ospite?"
"Sta meglio padre. Adesso un uomo è con lei"
"Un uomo? " domandò Salvador alzando un sopracciglio.
"Colui che Aurora considera come un padre. È un'orfana"
Salvador aggrottò la fronte.
"Cosa ci faceva sola nella foresta?" chiese dopo un pò.
"A causa di una pazza ora è senza una dimora e senza denaro. Cercava solo un rifugio"
"Capisco"
Nel frattempo la signora Beatrice irruppe nella stanza con Rosana.
"State ancora parlando di quella lì? Non vedo l'ora che se ne vada" commentò Rosana.
"Sì può sapere che fastidio vi dà quella ragazza?" chiese Juan infastidito.
"Oh, forse il fatto che rivolgi più attenzioni a lei che a me? Che sono la tua futura fidanzata?"
"A proposito di questo Juan, il tuo amico Pedro sta arrivando qui. Al suo arrivo, annunceremo il tuo fidanzamento con Rosana" disse la signora Beatrice soddisfatta.
Juan annuì rassegnato.
"Potrai anche diventare mia moglie, ma io non ti amerò mai, Rosana. " disse Juan gelido.
"Adesso smettetela con questi discorsi. Mi innervosite" disse Salvador alzandosi dal divanetto e dirigendosi verso la stanza dove alloggiava Aurora."Tornerai alla locanda?" chiese José ad Aurora.
"No"
"E cosa farai? Dove lavorerai? Al villaggio non c'è lavoro"
"Non lo so...cercherò qualcosa"
"E con questa famiglia? Avrai ancora dei legami?"
"Mi hanno salvato la vita, José"
"Ma ti hanno anche umiliato. Te ne sei già dimenticata?"
"No, ma mi hanno aiutato! Non mi hanno pugnalato alle spalle come ha fatto una persona che credevo di conoscere bene!"
"Aurora questa è una famiglia di approfittatori, di ladri! Disprezzano la gente povera, la gente come noi!"
"E tu come lo sai?"
"Perché anch'io ho avuto a che fare con questa famiglia, Aurora! Non lasciarti ingannare dalle apparenze"
Improvvisamente la porta si aprì e il signor Salvador entrò nella stanza con tutta la sua eleganza.
"Chi si rivede. Salve, José." disse Salvador sornione.
"Voi.. voi vi conoscete?" chiese Aurora incredula.
"Purtroppo si. Salve, Salvador. Vedo che ti sei arricchito ulteriormente, i miei complimenti" disse sprezzante José.
"Ti ringrazio. Se non ti dispiace, vorrei parlare con Aurora." chiese Salvador con un tono da ordine.
"Tranquillo, andrò via. Ciao Aurora" disse dando un bacio sulla fronte della ragazza "rifletti su quello che ti ho detto..non commettere sciocchezze"
José se ne andò fulminando con lo sguardo Salvador, e Aurora rimase sola con lui. Lo guardò sospettosa, diffidente. Non si fidava di lui, nonostante ora alloggiasse in casa sua.
"Perché mi guardi così, ragazzina?"
"Perché mi intimidite, signore. E poi il mio nome è Aurora, no ragazzina"
"Sai è proprio questo ciò che più apprezzo e odio di te: la tua sfrontataggine. . O coraggio, dipende dai casi."
I due rimasero a guardarsi per un pò senza dire niente. Aurora ricordava sempre più un viso familiare a Salvador, un viso che avrebbe sempre voluto dimenticare. Avrebbe voluto star lontano da quella ragazza ma anche scoprire più su di lei. Era confuso, e questo lo infastidiva.
"Cosa farai adesso?"
"Non lo so, signore. Cercherò un lavoro e un rifugio."
"Non hai nessuno dai cui andare?"
"No, signore. Non ho parenti."
Salvador riflettè a lungo.
"Ascoltami ragazzina. Potrei aiutarti"
"E come?" chiese Aurora dubbiosa.
"Potresti lavorare e vivere qui. Come cameriera, s' intende."
"E perché vorreste aiutarmi? Io per lei sono solo una sciocca contadina, non ricorda? Ha detto lei queste parole"
"Le ricordo benissimo, ma voglio essere magnanimo con te."
"E in cambio? Cosa volete?"
Salvador sorrise.
"Che frenassi quella lingua biforcuta. Allora, accetti? Ti dico solo una cosa: non sei ben vista dalle donne della casa, perciò se accetterai probabilmente avrai un pò di insidie da superare"
Aurora abbassò lo sguardo. Poteva essere la sua salvezza, ma anche la sua rovina. José l'aveva avvisata di stare attenta a quella famiglia, ma cosa avrebbe potuto fare? Dove sarebbe andata? In fondo meglio un rimorso che un rimpianto.
Fece un bel respiro.
"Sì" disse infine "accetto"
Salvador sorrise soddisfatto.
"Giusta decisione ragazza. Ma ti avverto: un passo falso e sarai di nuovo compagna della strada!"
Detto questo, Salvador uscì dalla stanza con un sorrisetto sul volto, mentre Aurora si chiese se avesse fatto una sciocchezza.Salve a tutti! Innanzitutto, ringrazio coloro che hanno sempre sostenuto e creduto in me, incitandomi a continuare a scrivere (ciò vale sia per questa storia sia per TU CHE FAI PARTE DI ME ). Vi ringrazio davvero tanto, siete unici!
Spero inoltre che questa storia vi incuriosisca e piaccia sempre più. Fatemi sapere cosa ne pensate votando e commentando. Grazie mille ancora!
Bacii
Adry
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Cuore ribelle
RandomSpagna, 1910. Aurora è una ragazza ribelle, spensierata e piena di vita, oltre ad essere bellissima. È stata trovata nella foresta quando era solo una bambina da due marinai, e da allora loro sono il suo mondo, la sua famiglia. Tutto procede normal...